Riforme, Berlusconi: “Basta tentennamenti, ho il mandato degli elettori”

Pubblicato il 31 Marzo 2010 - 19:27 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi non accetta tentennamenti sulle riforme. Il leader del centrodestra è tornato sull’argomento nel corso di un mini-vertice con alcuni membri del governo e del partito, a palazzo Grazioli.

Nel corso del lungo incontro il premier, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti, ha insistito molto sulla necessità di rispettare il mandato conferito dagli elettori attraverso il voto delle regionali.

Un mandato, ha sottolineato il Cavaliere, che impone al centrodestra di realizzare le riforme promesse entro la fine della legislatura: da quella della giustizia, al fisco; dalle intercettazioni, alle riforme istituzionali.

“Non possiamo avere tentennamenti, altrimenti tradiremmo il mandato degli elettori”, avrebbe detto il premier.

Forte del patto per le riforme con la Lega, il Cavaliere punta alla massima compattezza nel Pdl. A questo scopo ha accettato di buon grado il suggerimento (che sarebbe venuto dal coordinatore del partito, Denis Verdini) di convocare i massimi organismi del partito per discutere proprio delle riforme e ottenere così un via libera (anche implicito ove non si dovesse arrivare ad un voto) che metta a tacere eventuali distinguo interni.

Del resto, come ha ripetuto molte volte Berlusconi in campagna elettorale, il Pdl deve essere un partito democratico in cui la minoranza si «adegua» alle decisioni della maggioranza. Nel frattempo, però, si ragiona sul calendario delle riforme: per questo a palazzo Grazioli erano presenti anche i capigruppo, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto (assente il vice presidente dei deputati Italo Bocchino – molto vicino a Gianfranco Fini -, mentre stamattina aveva ricevuto l’altro vice presidente, Gaetano Quagliariello). Dopo Pasqua, il confronto nella maggioranza proseguirà direttamente fra i leader: Berlusconi vedrà sia Umberto Bossi che Gianfranco Fini, proprio per discutere dell’agenda delle riforme. Incerti i tempi, anche se c’è chi dentro il Pdl non esclude che il pacchetto giustizia possa approdare al primo Consiglio dei ministro dopo le vacanze pasquali.