Rocco Casalino, portavoce e buttafuori. Al giornalista del Foglio: “Ora chiude, che fai?”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Luglio 2018 - 13:30 OLTRE 6 MESI FA
Rocco Casalino, portavoce e buttafuori. Al giornalista del Foglio: "Ora chiude, che fai?"

Rocco Casalino, portavoce e buttafuori. Al giornalista del Foglio: “Ora chiude, che fai?”

ROMA – “Adesso che il Foglio chiude, che fai? Mi dici dici a che serve il Foglio? Non conta nulla… Perché esiste?”: così il portavoce della presidenza del Consiglio Rocco Casalino avrebbe apostrofato il giornalista Salvatore Merlo [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]durante il brindisi organizzato dai grilllini in piazza Montecitorio per celebrare il varo della legge che taglia i vitalizi.

Una “intimidazione”, l’ha descritta così il cronista politico del Foglio prima in tv a Linea Notte su Rai 3 e poi sul suo giornale. Una ricostruzione che ha scatenato la reazione di politici e giornalisti che chiedono l’intervento dell’Ordine.

“L’Ordine dei giornalisti di Milano, dove Rocco Casalino risulta iscritto, apra un’istruttoria sulle gravi minacce rivolte dal portavoce del presidente del Consiglio e di Palazzo Chigi contro il quotidiano “Il Foglio” e il suo cronista Salvatore Merlo. Il presidente Conte dovrebbe prendere immediati provvedimenti. L’Ordine dovrebbe valutare di chiedere un intervento anche alla Fnsi e all’Associazione Stampa parlamentare”. Lo scrive su facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi.

La replica di Casalino: “Scherzavo”. “Chi mi conosce sa bene che sono solito fare battute. E una battuta era anche quella rivolta al giornalista del Foglio in un momento informale di festeggiamenti per i vitalizi”, ha dichiarato il portavoce di Palazzo Chigi Rocco Casalino in una nota in cui risponde alle polemiche su alcune frasi rivolte al giornalista del Foglio.

“Sono certo che Salvatore Merlo ne fosse ben consapevole, considerando che ho specificato anche con lui che stavo scherzando. Credo fortemente nella libertà di stampa”