Roma: alunni cantano Bella Ciao, rimproveri dal preside. Interrogazione del Pd alla Gelmini

Pubblicato il 1 Giugno 2010 - 23:19| Aggiornato il 2 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Mariastella Gelmini

Alunni rimproverati perché hanno cantato ‘Bella Ciao’ durante un’iniziativa musicale al Ministero dell’Istruzione, pur non essendo autorizzati. E’ successo ai ragazzi della scuola media romana Gioacchino Belli, le cui famiglie hanno ricevuto una lettera di protesta da parte della preside del’istituto, indignata “per un atto deplorevole”.

L’episodio risale al 27 maggio, quando durante un concerto che si è svolto in occasione della Settimana della musica nel cortile del ministero dell’Istruzione a Roma, un gruppo di alunni del coro della scuola ha cominciato a cantare ‘Bella Ciao’, spontaneamente e senza preavviso. Un fuori programma che per qualche secondo ha colto di sorpresa il pubblico, formato da genitori, docenti e funzionari ministeriali.

“I ragazzi sono stati subito fermati, gli ho chiesto di smettere e mi sono scusata con i docenti perché non era previsto – ha spiegato la preside della scuola Carla Costetti – Il giorno dopo ho mandato una lettera ai genitori dei ragazzi, consegnata agli alunni, e ai docenti perché non è possibile che prendano delle decisioni come schegge impazzite in cui ognuno decide di fare quello che vuole”. “I ragazzi sentono una serie di cose in giro e per questo hanno pensato di fare una bravata”, ha commentato la preside.

Nella lettera si sostiene che “esistono luoghi e tempi opportuni nei quali sostenere con la serietà del proprio lavoro, idee e convincimenti che, pur nella libertà di pensiero, non devono mai diventare mancanza di rispetto o offesa verso istituzioni o persone”. E ancora: “Gli esempi devono provenire dagli adulti, ancor più se educatori come i docenti, cui compete arginare, eventualmente gestire, se possibile prevenire azioni poco o mal ponderate che non fanno onore a nessuno e che, anzi, gettano un’ombra di discredito difficile da dissipare”.

“Quanto accaduto deve far indignare – si legge ancora nella lettera – Sollecito gli adulti a scusarsi nei modi ritenuti più idonei per quanto accaduto, a riflettere con le classi in modo da far capire agli studenti che se è giusto e importante esprimere le proprie convinzioni anche se divergenti è altrettanto giusto e importante non assumere iniziative che travalicano i limiti dell’opportunità, del rispetto delle persone, della correttezza,del buon gusto”.

Sull’episodio il Pd ha presentato una interrogazione al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini per protestare contro l’iniziativa del preside della scuola Gioacchino Belli. I deputati Walter Verini e Maria Coscia chiedono al ministro che iniziative intenda prendere “per giudizi così offensivi verso gli alunni e nei confronti dei valori che stanno alla base della nostra convivenza civile e della nostra Repubblica nata dalla resistenza, di cui ‘Bella Ciao’ rappresenta un simbolo”.