Roma, M5s ci riprova: corregge e ripresenta emendamento per far tappare le buche all’Esercito

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Dicembre 2018 - 20:24 OLTRE 6 MESI FA

Roma, M5s ci riprova: emendamento per far tappare le buche all’Esercito

ROMA – Esercito a Roma per tappare le buche. Il Movimento 5 stelle ci riprova e ha presentato un emendamento in commissione Bilancio al Senato sottolineando l’emergenza in cui versa la Capitale. I parlamentari M5s avevano già provato a chiedere l’impiego dell’Arma del Genio dell’Esercito, ma la prima versione era stata dichiarata inammissibile. Solo negli ultimi 10 mesi del 2018 sono state registrate 136 nuove voragini. Virginia Raggi aveva esultato alla prima versione dell’emendamento, con il governo M5s dalla sua parte per aiutarla a gestire l’emergenza.

A mettere in evidenza la situazione è l’edizione 2018 del Rapporto Ispra-Snpa “Qualità dell’Ambiente Urbano”, presentato questa mattina al Senato. Non solo: “Il comune di Roma da solo, tra il 2016 e il 2017, ha perso un valore tra i 25 e i 30 milioni di euro in termini di perdita dei principali servizi ecosistemici”.

Su Roma in particolare uno studio curato dall’Autorità di distretto idrografico dell’Italia centrale, ovvero il nuovo ente che ha accorpato anche l’ex autorità del Tevere e in collaborazione con Ispra, ha evidenziato che 250mila persone sono a rischio alluvione perché nella Capitale esistono 28 zone a rischio e 383 siti soggetti ad allagamenti; in più il suolo urbano frana in vari punti creando voragini soprattutto nella parte orientale della città.

In particolare, le zone di Roma particolarmente a rischio per gli squarci nel terreno sono I municipi V, VII e II e cioè le aree dei quartieri Tuscolano, Prenestino e Tiburtino ma anche nel centro storico la strada rischia il cedimento all’Aventino, Palatino e Esquilino. Più sicura la parte Ovest della città che, tuttavia, presenta rischi nei quartieri Portuense e Gianicolense. Complessivamente, dal 1960 ad agosto 2018, nei 120 Comuni presi in esame si contano 2.777 “sinkholes”, cioè voragini, di cui, oltre a quelli della capitale, 562 a Napoli, 150 a Cagliari, 72 casi a Palermo. Tendenzialmente sono le città del Centrosud Italia quelle maggiormente interessate dal fenomeno che risulta contenuto, invece, nel nord Italia anche se si registra un aumento dei casi.

A Torino, Bari e Napoli si rileva un contributo più significativo, della perdita di suolo, nei Comuni metropolitani rispetto al capoluogo. Per quanto riguarda l’inquinamento si registra una concentrazione di PM10 oltre il limite di legge giornaliero in 19 città italiane con Brescia capofila dei superamenti (87 giorni), seguita da Torino e Lodi con 69 e Viterbo che, almeno finora, non ha mai oltrepassato il limite. Ma il trend delle concentrazioni di polveri sottili PM10, PM2,5 e biossido di azoto (NO2) è comunque in diminuzione. 

Intanto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, attacca la Raggi: “Una cosa che pensano ormai tutti i romani è che Raggi è una calamità. Sulle buche mi fa piacere che la proposta di usare i militari per tapparle sia stata riformulata in maniera più seria. Non volevano forse nella giunta prendersi la responsabilità degli appalti e farlo fare ai militari, gli stessi ai quali il M5S si vanta di aver tagliato i fondi. Roma è mal governata, ma è anche difficile se non impossibile da governare. Mancano i poteri e le risorse, Roma Capitale è una scatola vuota. Quando abbiamo proposto di aumentarli in Consiglio comunale la mozione é passata all’unanimità, ma poi in Parlamento M5S e Lega ne hanno fatta passare una molto annacquata”.