Roma, Marino: “Resto e nessuno mi chiede cambio giunta”. Ma si va verso rimpasto

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Novembre 2014 - 20:31 OLTRE 6 MESI FA
Roma, Marino: "Resto e nessuno mi chiede cambio giunta". Ma si va verso rimpasto

Ignazio Marino a Tor Sapienza (Foto Ansa)

ROMA – Ignazio Marino non molla, e si dice “straconvinto di potercela fare ad andare avanti”. Anzi dopo l’ultimatum di due giorni fa uscito netto dalla direzione del Pd romano, “o cambia e azzera giunta o si va al voto”, replica con altrettanto vigore: “Nessuno mi ha chiesto di azzerare la giunta né me lo chiederà”. Ma poi, ospite di Lucia Annunziata a In 1/2 ora, afferma: “Da tempo però penso di riallocare talenti della giunta”.

Dunque il pensiero di un rimpasto c’è per cacciare chi non ha fatto ciò che doveva. Di più: nel mirino pare ci sia anche il vicesindaco Luigi Nieri di Sel. Al suo posto un parlamentare. Il nome che gira è quello di Walter Tocci, già assessore e poi vicesindaco sotto Rutelli ed esperto del funzionamento della macchina capitolina. E’ una guerra di posizione ormai tra il chirurgo e il Pd romano: martedì si incontreranno. Ma prima Marino vedrà il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini e lì si capirà se l’intento di formare una nuova giunta è fondato.

In ballo ci sarebbero almeno 5 cambi e altrettanti innesti forti. L’unica exit strategy ad uno stallo romano che nessuno, né Marino né il Pd, si può permettere. Anche perché andare alle urne nella capitale ora sarebbe troppo rischioso e potrebbe significare una sconfitta che farebbe male al partito nazionale, quello del 40%.

E anche per questo c’è chi giura che il premier Matteo Renzi sarebbe pronto a fare un tentativo sull’assetto politico del Campidoglio. Così ora si raccolgono i cocci, o meglio gli stracci volati due giorni fa e si tenta di ripartire. Il Pd Roma comunque si dice “preoccupato” e per bocca dell’ex capogruppo Francesco D’Ausilio – quello dimissionario per avere diffuso un sondaggio che dava Marino in caduta libera – lascia all’incontro di martedì il luogo “dove consegnare al sindaco le preoccupazioni espresse nella direzione di Roma. Fino a quel momento non servono né commenti, né iniziative personali”.

E in effetti nella giornata di domenica non sono fioccati i comunicati di due giorni fa. Nell’accesa direzione romana di venerdì del partito democratico romano, mentre il sindaco in visita a Tor Sapienza veniva travolto dai fischi, i consiglieri e il presidente Cosentino avevano chiesto con forza un cambio di passo.

“Nessuno mi ha chiesto di azzerare la giunta – dice oggi Marino – l’obiettivo non sono le poltrone ma rispondere ai cittadini”.

Ma di poltrone inevitabilmente si tratterà. Via probabilmente l’assessore al sociale Rita Cutini, rischia anche quello allo sport Luca Pancalli, anche qualcuno del Pd come Paolo Masini che ha anche la delega alle periferie e Daniele Ozzimo, assessore alla casa e al lavoro. Nel mirino ci sarebbero pure i fedelissimi Alessandra Cattoi, assessore alla scuola, e Luigi Fucito capo di gabinetto. Salvi invece l’assessore al bilancio Silvia Scozzese e ai trasporti Guido Improta. Il Pd vuole una squadra “all’altezza”. Intanto il sindaco sempre dall’Annunziata fa sapere senza battere ciglio di sentirsi lui all’altezza: “Sono straconvinto che ce la posso fare e vado avanti”.