Caso Ruby: gli scenari possibili dopo il voto alla Camera

Pubblicato il 3 Febbraio 2011 - 20:40 OLTRE 6 MESI FA

Ruby

ROMA – Dopo la decisione della Camera di restituire alla Procura di Milano gli atti del Ruby-gate relativi alla richiesta di perquisizione dell’ufficio di Giuseppe Spinelli, in base al presupposto che la competenza ad indagare sarebbe del Tribunale per i ministri di Milano, vanno delineandosi – secondo esperti di procedura penale – diversi percorsi:

-La Procura di Milano rinuncia alla perquisizione. E’ l’ipotesi al momento prevalente, di fatto anticipata dall’imminente richiesta di giudizio immediato per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dal momento che i pubblici ministeri milanesi ritengono di avere la competenza funzionale in quanto, a loro parere, Berlusconi, per i fatti che gli sono contestati, avrebbe agito ”in qualità” e non ”nella funzione di Presidente del Consiglio”. Solo in quest’ultimo caso si determina la competenza del Tribunale dei ministri.

-I legali di Berlusconi si rivolgono al gip o al tribunale. Prima che il giudice decida sulla richiesta dei pm di giudizio immediato, i legali del premier potrebbero proporre proprio al gip il problema della competenza funzionale, chiedendo che gli atti siano restituiti alla Procura perché li trasmetta al Tribunale per i ministri. Se il gip disporrà il giudizio immediato, è scontato che la questione della competenza sarà sollevata in tribunale prima dell’apertura del dibattimento.

-Il possibile conflitto di attribuzione. Se ”l’opinione” della Camera circa la competenza del Tribunale per i ministri non trovasse seguito davanti all’autorità giudiziaria, potrebbe essere sollevato conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Tale conflitto non avrebbe l’effetto di sospensione obbligatoria del processo (diversamente da quanto accade per i quesiti di legittimità costituzionale), anche se, in genere, si preferisce attendere la decisione della Consulta. Sempre a parere di alcuni esperti di procedura penale, se fosse ravvisata la competenza del Tribunale per i ministri per via ”giudiziaria” (dal gip o dal Tribunale), le prove eventualmente acquisite resterebbero valide. Nel caso in cui la competenza del Tribunale dei ministri fosse dichiarata dalla Corte Costituzionale in fase di soluzione del conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, la Consulta potrebbe dichiarare la nullità di alcuni atti dell’inchiesta.