Senato: governo battuto due volte su ddl anticorruzione

Pubblicato il 8 Giugno 2011 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Governo battuto due volte al Senato durante la discussione del ddl anticorruzione. La prima volta sull’emendamento che prevedeva la creazione di un Comitato anticorruzione presieduto dal presidente del Consiglio. Dopo una breve sospensione dell’Aula le votazioni sono riprese e il governo è stato nuovamente battuto, con 129 sì, 131 no e quattro astenuti, su un emendamento della senatrice del Pdl, Ada Spadoni Urbani, sulla rotazione dei dirigenti sia nelle amministrazioni centrali che in quelle periferiche.

L’Aula è stata nuovamente sospesa dal presidente di turno, Domenico Nania. Da registrare che la Lega ha votato contro un emendamento bipartisan, poi approvato dall’Aula, che obbliga “coloro che occupano cariche pubbliche o assumono pubblici impieghi” a giurare fedeltà alla Costituzione italiana al momento dell’assunzione.

Il primo emendamento era del senatore del Pdl Lucio Malan. L’emendamento del relatore sostituiva l’intero primo articolo che istituisce il piano nazionale anticorruzione. L’emendamento in particolare sosteneva che occorreva istituire un Comitato di coordinamento delle iniziative anticorruzione presieduto dal presidente del Consiglio. L’opposizione ha contestato questo punto dell’emendamento.

La maggioranza e’ stata battuta con 133 no, 129 si’ e cinque astenuti. Subito dopo la votazione il sottosegretario Andrea Augello ha osservato che essendo caduto l’emendamento Malan ”e’ di fatto caduto l’intero articolo 1 del provvedimento”, cosi’ come era stato riformulato dal relatore.