Settimana da incubo per Berlusconi

Pubblicato il 1 Dicembre 2009 - 11:37 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente del Consiglio Berlusconi

Per il premier Berlusconi inizia oggi la settimana più nera da quando ha fatto il suo ingresso in politica. Fino al 5 dicembre, sottolinea Libero, saranno giorni incandescenti, dalle vicende giudiziarie alle manifestazioni di piazza contro il governo, che potrebbero far vacillare sia il cavaliere che la sua maggioranza.

Si inizia oggi con Massimo Ciancimino, figlio dell’ex-sindaco di Palermo, che presenterà nuovo materiale sulla presunta trattativa tra la mafia e lo Stato dopo le stragi del ’92 di Falcone e Borsellino, con le richieste di Cosa nostra trascritte nell’ormai famoso “papello”.  Anche Ciancimino potrebbe tirare in ballo il nome di Berlusconi come hanno fatto già i pentiti palermitani. A Milano, sempre oggi,  il tribunale deciderà  sul contro ricorso presentato da Carlo De Benedetti per ottenere in tempi brevi il maxi-risarcimento di 750 milioni di euro che la Fininvest è stata condannata a pagare all’Ingegnere per il lodo Mondadori. Ovvero la mancata acquisizione della Mondadori da parte di De Benedetti all’inizio degli anni ’90 (secondo una sentenza del 2007 la casa editrice di Segrate andò alla Fininvest grazie alla corruzione di un giudice da parte di Cesare Previti, allora avvocato del Cavaliere).

L’apice dei cinque giorni di fuoco del presidente del Consiglio si avrà venerdì. Due i processi che potrebbero segnare le vicende giudiziarie del premier.  In primo piano la deposizione a Torino di Gaspare Spatuzza (il pentito che accusa Berlusconi di essere il mandante delle bombe del ’93 a Milano, Roma e Firenze) nel processo di appello contro Marcello Dell’Utri.  Il pentito di Cosa nostra potrebbe fare nuove rivelazioni sui presunti legami tra il Cavaliere e la famiglia Gravina e anche sui presunti finanziamenti della Cupola alla Fininvest per iniziare a operare nel mercato immobiliare negli anni settanta. A seguire l’udienza del discusso processo Mills, che vede coimputato lo stesso Berlusconi, il quale darà forfait per legittimo impedimento,  perché impegnato nel presiedere la riunione del Consiglio dei ministri.

A chiudere la settimana da incubo del premier il No-B Day, la manifestazione a Roma indetta da alcuni movimenti e dall’Italia dei valori di Antonio Di Pietro contro lo stesso Berlusconi.  Il Partito democratico non aderirà alla protesta, perché scenderà in piazza il sabato successivo sempre contro il governo.  Guai in vista, per chiudere, potrebbero venire dal Csm. Ieri, infatti, Palazzo dei Marescialli  ha acquisito i lanci di agenzia con le dichiarazioni del presidente del Consiglio sulle “toghe sovversive” pronunciate la settimana scorsa dall’ufficio di presidenza del Pdl.