Severino a Repubblica: “Non mi vergogno della mia ricchezza”

Pubblicato il 23 Febbraio 2012 - 09:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – "La voglia di trasparenza dei cittadini è legittima. Era dunque necessario soddisfarla. La trasparenza, però, non si deve trasformare in gossip". Lo afferma a Repubblica il ministro della Giustizia, Paola Severino, che spiega di non provare ''imbarazzo'' per il suo alto reddito, risultato il piu' elevato tra quelli dei ministri del governo, "perché guadagnare non e' un peccato se lo si fa lecitamente, producendo altra ricchezza".

Sul proprio reddito conseguito come avvocato, Severino precisa che si tratta di "7 milioni meno 4 milioni di tasse" e che "i sacrifici degli italiani 'per bene' si allevierebbero se tutti pagassero le tasse. Conosco bene i sacrifici di chi lavora. Vengo da una famiglia borghese dalla quale non ho pero' ereditato proprietà ma insegnamenti. A questi redditi sono arrivata solo dopo anni di duro lavoro".

"Con i miei 4 milioni di tasse – aggiunge la Guardasigilli – si potrebbe costruire il padiglione di un ospedale o un edificio scolastico, oppure ampliare un carcere''.

Severino racconta poi di aver sempre sognato ''i soldi per viaggiare'' e come avvocato ritiene di ''costare il giusto'' e che ''anche i clienti si possano scegliere a prescindere dal loro reddito". "Ho difeso diverse persone senza farmi pagare – rivela – per varie ragioni: amicizia, solidarieta' per temi sociali importanti ma anche senso di giustizia".