Sondaggio Demopolis: Grillo punta all'8%, in caduta la Lega

ROMA – Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo guadagna oltre tre punti in soli due mesi, secondo il Barometro politico Demopolis-l'Espresso: era al 4,5 per cento in febbraio, sale verso l'8 con l'avvicinarsi del voto del 6 maggio, in ascesa negli ultimi giorni. L'opposto di quanto succede alla Lega: era al 10,4 in febbraio, precipita al 7 oggi.

La crisi della Lega è testimoniata anche dall'analisi dei flussi elettorali tra il 2010 e il 2012. Su 100 elettori leghisti (due anni fa erano 4 milioni) 55 affermano di voler confermare il loro voto, 33 si dichiarano potenziali astenuti o incerti, 12 si orientano a scegliere un altro partito: il Pdl o Grillo. In buona compagnia: solo un italiano su quattro dichiara di scegliere volentieri alle prossime amministrative un partito tradizionale. Gli altri preferiscono votare per una persona o per una lista civica.

Queste le intenzioni di voto fotografate dal sondaggio: Pd 26,0%. Pdl 23,0%. Idv 8,8%. Udc 8,3%. M5S 7,5%. Sel 7,2%. Lega 7,0%. Fli 3,7%. Prc 2,0%. Altri 6,5%. I trend elettorali del Movimento 5 Stelle di Grillo evidenzia una crescita costante e in rapida accelerazione. Rispetto al 2,5% di giugno 2010, M5S era salito al 3,6% nel luglio 2011 per poi avere un leggero calo al 3,2% nell'ottobre successivo. A quel punto è però cominciata una salita al 4,5% nel febbraio 2012, divenuto il 7,5% odierno.

La Lega era invece partita nelle politiche 2006 con il 4,6%, poi salita all'8,3 nelle politiche 2008 e al 10,2 nelle europee 2009. Nel marzo 2010 il picco al 12%, calato nell'ottobre 2011 all'8,7% e poi risalito nel febbraio 2012 al 10,4%. Poi il crollo dopo il caso Belsito, con l'attuale 7%.

L'indagine è stata condotta da Demopolis per l'Espresso dal 14 al 16 aprile con metodologia integrata Cati-Cawi, su un campione di 1.020 intervistati, rappresentativo dell'universo degli elettori italiani, stratificato per genere, età, titolo di studi e area geografica di residenza.

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