Protesta studenti. Vendola attacca Maroni: “Roma blindata come la Santiago del Cile di Pinochet. Gestione criminale dell’ordine pubblico”

Pubblicato il 1 Dicembre 2010 - 15:57 OLTRE 6 MESI FA

Nichi Vendola

”Una tenaglia militare ha assediato la capitale. Un paesaggio lunare, un’immagine che ricorda altre epoche e altre capitali. Roma blindata, sequestrata dalle forze dell’ordine, come se dovesse essere invasa da un esercito di brigatisti”. Così il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, giunto nel pomeriggio alla Camera dei deputati, ha descritto il cordone creato dalle forze dell’ordine per arginare le manifestazioni studentesche nella capitale. Il leader di Sinistra e libertà critica duramente una ”gestione criminale dell’ordine pubblico” che finisce per ”alimentare le spinte estremistiche”.

Maroni ha una responsabilità gravissima”, perché sta facendo diventare ”le proteste studentesche una vicenda di disordine pubblico”. Il ruolo di Maroni ”merita di essere stigmatizzato”, secondo il governatore pugliese. Perché è un ”ruolo a cavallo tra l’essere il ministro dei temporali e il ministro della propaganda, di chi è incapace di gestire una giornata di follia allo stadio e invece costruisce la tensione e cerca di trasformare le proteste studentesche in una vicenda di disordine pubblico”. ”Anche lui era un giovane estremista e sa bene che quelle lotte sono la fucina di ogni classe dirigente”, dice ancora Vendola a Maroni. Poi rivolto agli altri ministri, aggiunge: ”Agli studenti risponde con il dileggio una classe di ministri che a malapena ha guadagnato un titolo di laurea, che sono stati fuoricorso e precari nell’apprendimento e che insultano la generazione di chi oggi reclama il diritto allo studio”.

Non c’è gioventù – ha proseguito Vendola – che non si formi nelle battaglie studentesche. Nel ’68, quando il movimento aveva una forza corrosiva e rivoluzionaria, Aldo Moro disse che era necessario confrontarsi. Qui oggi siamo a una controriforma – aggiunge – che colpisce al cuore il diritto allo studio e alla ricerca, che mette su un binario morto i ricercatori precari, che mette a morte i ricercatori strutturati, che considera marginali e periferici gli studenti”. Ma alle proteste ”si risponde con i cingolati, con la repressione, facendo di Roma una specie di cartolina della Santiago del Cile degli anni ’70. Una gestione criminale dell’ordine pubblico, che è chiaro alimenti le spinte estremistiche. Questa classe dirigente immagina di fare di Roma questo scandalo che vediamo, questo paesaggio extralegale”, conclude.

Di fronte alla ”crudeltà sociale delle politiche di Tremonti e di Berlusconi, non c’è neanche il diritto di ribellarsi”. Insomma, ”è un Popolo della liberta’ un po’ particolare quello evocato dal centrodestra, perché la libertà di dissentire incontra come risposta quasi i carri armati. Il centrodestra, che vive una crisi così deflagrante, sta facendo pagare il prezzo di questa crisi al Paese – ha aggiunto il governatore della Puglia – A fronte della crisi questo governo mette in un angolo gli apparati della formazione, taglia ferocemente tutto ciò che è welfare e i servizi nei confronti della persona”.

La ”festa selvaggia” citata nei rapporti svelati da Wikileaks si sta svolgendo oggi in Italia ”nei confronti di una parte rilevante del popolo che lavora e che vorrebbe domani lavorare”. Più in generale, Vendola dice che dai rapporti risulta una ”una conferma triste della caduta d’immagine dell’Italia nel mondo”. ”In qualunque citta’ del mondo – sottolinea il governatore pugliese – la gente comune ha espressioni di dileggio nei confronti dell’Italia e questa classe dirigente”.