Trani, la “guerra dei fascicoli”. Arrivati gli ispettori, il Pm: “Non vedranno le carte”

Pubblicato il 16 Marzo 2010 - 17:29 OLTRE 6 MESI FA

A Trani è, seppure “fredda”, guerra dei fascicoli. Poco dopo le 16 di martedì 16 marzo, infatti, sono arrivati a Bari gli ispettori inviati dal ministro della Giustizia Angelino Alfano.  Il pubblico ministero , Michele Ruggiero, è intenzionato a tenersi le carte e ai cronisti ha detto che “tutto quello che non è stato reso noto agli indagati non sarà reso noto agli ispettori”.

Ruggiero, in ogni caso,  ha ribadito di essere “sereno e tranquillo” ed ha confermato di essere l’unico sostituto procuratore tranese presente a Bari. “Gli altri – ha spiegato il magistrato – non sono venuti perchè sono io il titolare dell’inchiesta”.

Facile pensare che tra Ruggiero e gli ispettori, guidati da Arcibaldo Miller il clima non sarà dei più distesi. Nella mattinata di martedì il ministro della Giustizia Alfano ha spiegato la scelta di inviare degli ispettori a Trani  proprio con la necessità di punire “le talpe”, ovvero i responsabili delle fughe di notizie. Cercando di stemperare i toni il guardasigilli ha spiegato che gli ispettori «lavoreranno senza interferire nell’inchiesta».

Secondo il ministro «è un elemento di serenità e garanzia per tutti i cittadini essere consapevoli che quando vi è qualcuno che rivela i segreti d’ufficio e fa la talpa negli uffici giudiziari i magistrati stessi se ne occupano anche col sostegno di altri magistrati».

Sempre in mattinata Alfano aveva lanciato una stoccata al Consiglio superiore della magistratura: «Non ho nessun conflitto con il Csm»,   auspico solo che «non faccia politica, ma risolva i problemi della giustizia».

Alfano ha poi osservato «come il Csm si candidi, non in quanto organo nel suo insieme ma per manovre dilatorie che forse alcuni hanno in mente, a essere un Csm che lascerà sguarnite le sedi disagiate». Il ministro ha sottolineato che proprio in un momento in cui il contrasto alla criminalità organizzata segna punti a favore dello Stato «il Csm perda tempo a coprire le sedi disagiate: non vorrei che lo facesse perché siccome ci sono le elezioni del Csm, magari appaia impopolare procedere ai trasferimenti d’ufficio e per non far perdere qualche voto alle loro correnti lascino sguarnite le sedi disagiate».

Alfano ha quindi insistito sul fatto che «le Procure di frontiera vanno immediatamente coperte e io chiederò ogni giorno che si riuniscano per risolvere questo problema, perché altrimenti vuol dire che fanno politica invece di risolvere i problemi della giustizia».