Uil, Angeletti: “Articolo 18 non c’entra, Italia può diventare meglio della Germania”

Pubblicato il 31 Gennaio 2012 - 10:28 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Ci aspettiamo un atteggiamento pragmatico e di buon senso, teso a trovare soluzioni a problemi che ci sono e non a problemi inventati'': cosi' il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, ospite di Omnibus su La7, parla della riforma del mercato del lavoro.

''L'articolo 18 non c'entra assolutamente nulla'', ha proseguito Angeletti, ed e' ''il motivo per cui sosteniamo che sia assolutamente inutile parlarne''. Inoltre, ha detto ancora, ''siamo contrari alle nuove assunzioni senza articolo 18 perche' non c'e' ragione''.

A suo parere, ''probabilmente lo strumento piu' efficace'' per combattere la precarieta', le ''false partite Iva ed i falsi collaboratori'' e quindi per ''correggere gli squilibri'' del mercato in ingresso, e' quello di rendere ''il contratto standard piu' conveniente''.

Parlando dell'indennita' di disoccupazione, il leader della Uil ha aggiunto: ''Quanto costa? E chi scegliera' chi deve uscire dall'azienda? Ed e' piu' giusto licenziare una persona di 55 anni o una di 25? Forse quella di 25 si riesce a ricollocare. E a quella di 55 per quanto tempo pagheremo l'indennita'? Quanto ci mettera' a trovare un altro posto di lavoro, se lo trovera'?''.

''I soldi da recuperare agli evasori fiscali, gli immobili da vendere e la riduzione dei costi della politica: con queste tre cose il nostro Paese diventera' meglio della Germania''. Ne e' convinto il leader della Uil, Luigi Angeletti, che ospite di Omnibus su La7 ne ha parlato come di ''tre motivi per essere ottimisti''. Ma, ha aggiunto, serve ''determinazione''.