Vendola a De Luca: “Le mie primarie sì, le tue invece no”

Pubblicato il 1 Febbraio 2010 - 13:52| Aggiornato il 21 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca

A Roma e non solo a Bari ci sono i manifesti per strada: “Grazie Puglia”. Grazie per aver indicato con le primarie il candidato giusto: Nichi Vendola. Vendola che le primarie ha voluto e che, dopo le primarie, ha detto: “Con questo metodo vince la democrazia, la libertà e siamo tutti più forti”. Dunque le primarie come fonte pura, genuina e indispensabile dell’autentico volere della gente e del popolo di sinistra. La Puglia insegna, “Grazie Puglia”.

Niente grazie invece alla Campania, almeno stando allo stesso Nichi Vendola. In Campania le primarie non le hanno fatte. Non per cattiva volontà, il Pd campano le avrebbe anche indette le benedette primarie. Ma c’era un solo candidato, quel Vincenzo De Luca sindaco di Salerno contro il quale nessuno ha voluto gareggiare. Perché si sapeva, per ammissione generale, che le primarie le avrebbe vinte De Luca. Proprio come si sapeva che in Puglia le avrebbe vinte Vendola. In Campania De Luca le primarie le ha vinte “a tavolino”, infatti nessuno contesta che sarebbe stato il più votato qualora si fosse data la parola alla gente di sinistra di quella Regione. Però in questo caso la “fonte” è inquinata secondo Vendola. Dice infatti Vendola: “De Luca non può essere candidato, è un sindaco sceriffo, un sindaco padano”. E se il popolo di sinistra in Campania lo vota? In quel caso la gente si sbaglia e le primarie non sono più la bocca della verità.

Non valgono le primarie, non vale la loro logica per De Luca che in Campania probabilmente perderà contro il candidato di centro destra e la cui candidatura non è quindi sospettabile di voglia di potere. Valgono invece le primarie e la loro logica in Puglia dove Vendola può vincere e diventare governatore. Deve essere quella che Vendola chiama la “terza via tra populismo e moderatismo”, una via dove due più due fa quattro, oppure cinque, oppure tre. Dipende, come per le primarie, ci sono quelle giuste e quelle sbagliate, dipende.