Vendola pronto al restyling del centrosinistra. “Niente alleanze con Fini e Terzo Polo”

Pubblicato il 8 Febbraio 2011 - 16:07 OLTRE 6 MESI FA

Nichi Vendola

Un nuovo centrosinistra e niente alleanze con Gianfranco Fini e il Terzo Polo: il governatore della Puglia Nichi Vendola presenta la sua ricetta per il futuro. ”Nel passato, candidati del centrosinistra, icone del moderatismo, hanno preso schiaffi e sono stati sconfitti (un esempio, Rutelli). Secondo i campioni della tattica e della realpolitik del Pd per vincere bisogna trasferire tanti frammenti di idee e proposte dell’avversario nel proprio campo; l’Italia è finita nel pantano non perche’ qualcuno si e’ presentato come estremista, ma perche’ la politica è diventata una melassa informe”, dice il presidente di Sinistra, Ecologia e Libertà in un passo dell’intervista concessa a Libertà e Giustizia e che compare sul sito internet dell’associazione, dedicata al tema delle primarie del centrosinistra.

”Quindi, Vendola candidato alle primarie – se ci saranno davvero – per quali obiettivi di governo immagina di battersi? Non sto giocando una partita per la mia carriera … intendo invece combattere per destrutturare il centrosinistra com’è adesso, per poter aprire il ‘cantiere’ di un nuovo centrosinistra”, spiega. ”Finora esso si è sempre presentato come un compromesso precario e forzoso tra cosiddetti radicali e i riformisti. Ma così non si è mai entrati nel merito vero dei problemi. Finora una parte del centrosinistra ha pensato a come guadagnare la vittoria elettorale, certo importante, ma non ha lavorato per raggiungere il mutamento sociale e culturale. Per cui si può anche vincere alle elezioni, e insieme perdere la società. Al centrosinistra è accaduto più volte. Quindi le primarie per me sono il momento della discussione sulla coalizione e sul programma, compiuta….all’aria aperta. Discutere nel chiuso degli organi direttivi significa condannarsi ad un avvitamento continuo”.

Su nuove alleanze Vendola accende il semaforo rosso al Terzo Polo e boccia la proposta di un governo costituente. ”Francamente spero che nessuno insista ancora sulla proposta del governo costituente, perché sarebbe un contributo alla campagna elettorale di Berlusconi. Si pensa ad un accordo con Fini e senza Di Pietro. E perché? Casini poi non andrebbe mai insieme a quello o a quell’altro. E’ il gioco dei veti e delle interdizioni. Una coalizione così non si può fare”.

Quindi, come superare il berlusconismo? “Io non ho pregiudizi verso gruppi o persone, ma chiedo: posso fare un accordo con chi ha considerato giusta la riforma Gelmini? Che è il cuore del berlusconismo. Ma di cosa stiamo parlando? Fini cosa vuole fare? Lo ha detto chiaramente: rifondare il centrodestra; mentre io voglio rifondare il centrosinistra. Come possiamo stare insieme? A meno che non si dica: alle elezioni andremo con un accordo perche’ vogliamo liberarci di Berlusconi e subito dopo il voto, modificheremo la legge elettorale, faremo una legge sul conflitto di interessi e poi torneremo di nuovo alle urne”.