Veneto: l’Anas vieta i pannelli con gli sms per gli alluvionati. Zaia: “Napolitano e Berlusconi intervengano”

Pubblicato il 28 Dicembre 2010 - 19:30 OLTRE 6 MESI FA

Luca Zaia

La richiesta di rimozione dai pannelli a messaggi variabili lungo la A4 e il Passante di Mestre dell’invito a fare donazioni via sms per gli alluvionati del Veneto rientra nell’ ”obbligatorietà del rispetto di norme di legge, la cui finalità è quella di garantire la sicurezza sulle strade”. Lo precisa oggi l’Anas, in una nota diffusa a Trieste, aggiungendo di essere ”spiacente di aver dovuto applicare una norma prevista dall’art. 170 comma 2 del regolamento di attuazione del Nuovo Codice della Strada, che specifica la funzione e l’uso che deve essere dato ai pannelli a messaggio variabile”.

L’invito a togliere gli inviti alla donazione era stato recapitato alle societa’ concessionarie Autovie Venete e Cav il 22 dicembre scorso, e aveva sollevato proteste, in particolare dal presidente del Veneto, Luca Zaia, che aveva definito la vicenda una ”decisione di una gravità unica” e aveva chiesto l’intervento del Presidente della Repubblica e del premier Berlusconi. ”L’attuazione di tale norma – prosegue la nota – era un atto obbligato da parte dell’Ufficio Ispettivo Territoriale di Bologna. Va certamente rilevato che il messaggio è rimasto costante dal 17 al 22 dicembre”.

”Che non si tratti di insensibilità nei confronti delle popolazioni colpite – puntualizza la società – ci sembra dimostrato da quello che l’Anas ha direttamente fatto per agevolare la situazione degli alluvionati del Veneto (rinvio della riscossione degli importi dovuti per gli accesi carrabili sulle proprie strade senza l’applicazione di mora ed interessi, l’utilizzo di un ponte Bailey a Vicenza e l’impegno per la viabilita’ locale e provinciale non di competenza). Ci rendiamo conto che sono state toccate diverse sensibilità, però va anche considerata l’indifferibile necessità di dare seguito – conclude il comunicato – a quanto di nostra competenza”.

Zaia: Napolitano e Berlusconi fermino la guerra contro il Veneto. ”Il presidente Napolitano e il premier Berlusconi blocchino la guerra che l’Anas sta intraprendendo contro il Veneto”. Si appella alle massime cariche dello Stato il presidente del Veneto Luca Zaia ”inorridito” dalla decisione dell’Anas.

”Quella dell’Anas – dice Zaia – è una dichiarazione di guerra e come tale l’accogliamo. Ma cosa succede? Mi sembra di essere sul Titanic con l’orchestrina che continua a suonare mentre la nave va a fondo. E’ una situazione pirandelliana. E’ allucinante dire che cittadini sfortunati non possono piu’ essere aiutati da messaggi innocui che certo non distraggono dalla guida e non mettono a repentaglio la sicurezza stradale”. Secondo Zaia è giusto quindi che il Capo dello Stato e il presidente del Consiglio intervengano e si esprimano ”perché entrambi hanno dimostrato con i fatti di saperci aiutare e di aver capito le esigenze di una regione che ha avuto piu’ di 500mila alluvionati, quasi settemila sfollati, 86 Comuni danneggiati”.

”Se è quello dell’Anas il biglietto da visita dell’Italia capisco – conclude il presidente veneto – perché nel nostro Paese non si infligge piu’ l’ergastolo. O forse condanneranno a tale pena chi chiede sostegno attraverso cartelli autostradali”.