Video hard, il centrodestra: “Mussolini è donna di assoluta moralità”

Pubblicato il 1 Dicembre 2009 - 11:14 OLTRE 6 MESI FA
Alessandra Mussolini e Roberto Fiore

Alessandra Mussolini e Roberto Fiore

Giorni “neri”, è proprio il caso di dirlo, per Alessandra Mussolini. Travolta dallo scandalo per un ipotetico video a luci rosse e ulteriormente diffamata da un film rumeno in uscita nelle sale in cui la nipote del duce viene chiamata “troia”. Così, senza giri di parole.

Il centrodestra fa quadrato intorno ad Alessandra Mussolini: gli esponenti della maggioranza difendono a spada tratta il deputato del Pdl sulla questione del presunto video hard che la riprende in atteggiamenti “inequivocabili” con il leader di Forza Nuova Roberto Fiore.

Si parte da Gianfranco Rotondi, che mette in evidenza l’integrità etica della Mussolini: «È una madre di famiglia, una moglie innamorata e una donna di assoluta moralità». Il ministro per l’Attuazione del Programma di Governo mette poi in dubbio l’autenticità del filmato: «Su poche cose metto la mano sul fuoco, come sulla circostanza che si fa circolare uno dei tanti video-montaggi di cui sono esperti oramai pure i nostri figli».

Secondo Fabrizio Cicchitto siamo invece di fronte a un«attacco mediatico, assolutamente indecente ed incivile». Poi il capogruppo del Pdl alla Camera trova un filo conduttore tra questa vicenda e quelle che riguardano la vita privata del premier: «Purtroppo – spiega – siamo stati facili profeti quando abbiamo affermato che dall’attacco sulla vita privata di Berlusconi, sferrato per un disegno di politica generale, si sarebbe passati inevitabilmente a quello nei confronti di chiunque avesse una qualche notorietà».

«Adesso vediamo che l’attacco sulla vita privata di Berlusconi faceva parte di una precisa strategia della destabilizzazione, tant’è che ora si è passati ad evocare la mafia – sottolinea Cicchitto – Sul terreno della vita privata, però, si è messa in atto una spirale perversa, che sembra inarrestabile». Forse Cicchitto dimentica che la storia è stata portata alla luce dal Giornale, un quotidiano che non può essere certamente ritenuto “vicino” agli ambienti dell’opposizione.

«Adesso – conclude Cicchitto – il bersaglio è diventato Alessandra Mussolini, alla quale esprimiamo la nostra totale solidarietà augurandoci che venga bloccato il tritacarne di inchieste che hanno il solo risultato di colpire le vittime di queste operazioni incivili».

Solidarietà anche dal deputato Gabriella Giammanco: «Il tentativo di infangare una madre di famiglia, solo perché nota al pubblico, stimata per la sue costanti battaglie in difesa dei minori denota lo squallido atteggiamento di certa stampa che vive di maldicenze, senza conoscere il senso del limite».

«Si tratta purtroppo dell’ennesimo tentativo di gettare fango sulle donne del centrodestra attraverso la diffamazione e l’invasione violenta della sfere più intime della vita privata, afferma Barbara Saltamartini, deputata e responsabile Pari opportunità del Pdl.

«Una strategia perversa, frutto di un’impotenza politica che nella demolizione delle persone, e soprattutto delle donne, trova la sua unica modalità di azione – aggiunge – Contro questa deriva, che stritola i singoli e nuoce all’intero Paese, mi auguro che si facciano sentire anche le voci delle colleghe della sinistra. La difesa della dignità della donna non può essere a corrente alternata nè rispondere a logiche di mero opportunismo politico».

Più disinteressato alla vicenda Francesco Storace, per il quale «i cronisti sono pregati di cercare altrove le loro preziose fonti». «Sono stufo di firmare querele», conclude il segretario nazionale de La Destra.