Web tax, Gasparri: “Ha ragione Mogol (Siae), vanno tassati i giganti del web”

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 10 Luglio 2019 - 13:53| Aggiornato il 6 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Bisogna raccogliere l’appello del presidente della Siae, Giulio Mogol, per tassare i giganti del web”: a chiederlo è il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. 

“Ha perfettamente ragione il presidente della Siae, Giulio Mogol, a rinnovare l’appello al mondo politico per tassare, finalmente, i giganti del web, che accumulano miliardi, approfittando in modo scorretto della collocazione planetaria dei loro affari, con la capacità di pagare zero tasse o balzelli irrisori”,  sottolinea Gasparri.

“È stata approvata, con fatica, una direttiva europea in questa materia, ma il governo italiano si è schierato contro questo principio, perché preferisce il massacro fiscale dei poveracci e l’impunità fiscale delle potenti realtà della rete, a cui alcun partiti in particolare sono proni. C’è chi sta in ginocchio davanti ai vari Bezos e invece affonda i denti da vampiro nel collo dei poveri contribuenti. Quanto torna a denunciare a proposito delle grandi piattaforme del web Giulio Mogol è la sacrosanta verità. Questi colossi esentasse facilitano il saccheggio del diritto d’autore e impoveriscono il mondo della creatività, la stampa, l’editoria, i libri, la musica, la televisione, gli autori tutti, che sono fondamentali per alimentare il nostro spirito e la nostra conoscenza. Invece il governo giallo-verde si mette in ginocchio davanti a chi sfugge ai propri doveri fiscali. Bisogna raccogliere l’appello di Giulio Mogol e ripristinare equità. Per tagliare le tasse alla povera gente basta farle pagare ai ricconi che, attraverso le varie piattaforme, sono invece i veri padroni di pezzi di politica italiana. Che non a caso non tassa questa gente, perché sono pronti a falsare anche la democrazia con l’uso improprio, anzi un vero e proprio abuso, degli strumenti del web”, conclude il senatore Gasparri.