Sui ritardi nelle nomine per i ruoli di garanzia il vicepresidente dei senatori pd Luigi Zanda attacca l’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi: “I quotidiani continuano ad annunciare che il governo Berlusconi starebbe per provvedere alla nomina del presidente della Consob, dopo più di cinque mesi di imperdonabile vacatio e dopo le sinora inutili sollecitazioni di tutta l’opposizione e di tutto il sistema economico e industriale del Paese. Si legge anche che il governo starebbe pensando a un ‘giro’ più ampio di nomine nelle Authority, comprese inedite forme di ‘turismo’ per commissari e presidenti che verrebbero spostati da un’Autorità all’altra con grande disinvoltura”.
“Sono decisioni di estrema delicatezza – continua il senatore -. Il Partito democratico ha grande rispetto per le Autorità indipendenti e intende difenderne in Parlamento l’autonomia dalla politica e dai poteri forti. Sarebbe quindi inammissibile che, in ‘zona Cesarini’ e con una maggioranza traballante, dopo una così lunga e colpevole inattività, il governo procedesse a queste nomine – molte delle quali devono avere il consenso del Parlamento – senza una vera e seria consultazione delle opposizioni”.