Aiea, accordo sul nucleare vicino: Teheran ha due giorni per accettare
Teheran prova la via della trattativa sul nucleare: i negoziatori iraniani hanno accettato la bozza per un accordo, senza condizioni né firme per ora, che ritarderebbe la corsa iraniana all’arricchimento dell’uranio.
In base a quanto l’Occidente spera di ottenere,il 75% del nucleare iraniano verrebbe trasferito entro la fine del 2009 in Russia e poi in Francia, per poi rientrare in Italia come carburante.
Per il segretario generale dell’Aiea, Mohammed El Baradei, ci sono buone possibilità di raggiungere l’intesa, è tutto pronto.
Dal governo di Ahmadinejad per ora non arriva nessun segnale, è tutto blindato e non si sa se firmeranno. L’ambasciatore della Repubblica islamica presso l’Agenzia Internazionale per il nucleare, Ali Asghar Soltanieh, prende tempo: «Stiamo cooperando pienamente dobbiamo ancora valutare il testo, tornarvi su e arrivare a su una soluzione amichevole».
Parigi sceglie di non rispolverare i vecchi rancori con gli ayatollah: «Ci va bene questa proposta», ha affermato Jacques Audibert, capo dei negoziatori francesi. Teheran invece fa qualche capriccio e non vuole avere contati con i francesi: la firma iraniana ci sarà solo se il primo passaggio sarà quello all’alleato russo.
Che la querelle nucleare sia a un passo dalla soluzione è difficile da credere, ma un escamotage per evitare altre sanzioni per l’Iran e procrastinare la paura atomica per l’Occidente accontenterebbe tutti.