Vertice Praga/ Obama, ”un mondo senza armi nucleari”, Sarkozy ribadisce il suo no alla Turchia nella Ue

Un mondo senza armi nucleari è il sogno e l’obiettivo che il presidente americano Barack Obama ha esposto oggi ad una folla di 30mila persone nella piazza antistante il Castello di Praga in occasione del vertice Ue-Usa. Le armi nucleari , ha dichiarato, «sono la più pericolosa eredità della guerra fredda» e gli Stati Uniti hanno la responsabilità morale di eliminarle come unica nazione ad averle mai usate.

Obama ha poi dichiarato di voler giungere al più presto a rendere effettivo il trattato sul bando ai test nucleari (Ctbt) e ha annunciato entro l’anno prossimo un summit negli Stati Uniti per la riduzione delle armi nucleari.

Obama ha detto di voler ridurre l’arsenale nucleare Usa e ha esortato gli altri paesi che lo possiedono a fare altrettanto. Tuttavia, fino a quando la minaccia nucleare continuerà ad esistere, gli Stati Uniti manterranno la loro capacità nucleare. 

Riguardo al (fallito) lancio del missile nordcoreano, Obama ha detto alla folla che Pyongyang ha infranto le regole, ”mentre le regole devono devono essere obbligatorie e le violazioni punite». «Questa provocazione – ha aggiunto – sottolinea la necessità di azione, non solo oggi al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ma anche nella nostra determinazione a prevenire la proliferazione di queste armi”.

Quanto all’Iran, ha affermato Obama, esso ha ”una chiara scelta” fra il raggiungere il consesso della comunità internazionale, cessando la propria attività nucleare e balistica, e il crescente isolamento accompagnato da una corsa agli armamenti nucleari in Medio oriente. «Fino a quando esisterà la minaccia dall’Iran, noi andremo avanti con un sistema di difesa missilistico», ha sottolineato il presidente, parlando del controverso progetto dello scudo nell’Europa dell’Est varato dalla precedente amministrazione di George Bush.

Lo scudo, con missili intercettori in Polonia e una base radar nella Repubblica ceca, è un progetto che Mosca ha sempre osteggiato, ritenendolo una minaccia nei suoi confonti. Ma oggi il clima sembra però cambiato: a margine del summit del G20 di ieri Obama ha incontrato a Londra il presidente russo Dmitry Medvedev con il quale ha concordato di rinegoziare il trattato Start sulla riduzione delle armi strategiche che scade alla fine dell’anno.

Ma al vertice non tutto e’ filato liscio: Obama ha detto che l’ingresso della Turchia nella Ue ”sarebbe un segnale incoraggiante per gli altri Paesi musulmani”, mentre il presidente francese Nicholas Sarkozy ha ribadito il suo no. ”Mi sono sempre opposto all’ingresso della Turchia e questa resta la mia posizione”, ha detto il capo di stato francese.

Sul tema ha preso posizione anche il cancelliere tedesco Angela Merkel, secondo cui ”uno stretto legame tra l’Ue e la Turchia è importante, ma dobbiamo vedere in che modo»” Secondo la Merkel a strada migliore da seguire è quella della ”partnership privilegiata”.

Obama si e’ detto ”molto soddisfatto del risultato del vertice odierno”. Dopo il G20, ha proseguito ”siamo uniti sul fatto che saranno rapidamente attuati i piani di stimolo fiscale e la riforma della regolamentazione dei mercati, in modo da offrire più opportunità per la creazione di posti di lavoro e garantire a tutti standard decenti di vita».

«La cooperazione tra l’Unione europea e gli Stati Uniti – ha dichiarato il capo della Casa Bianca – è attualmente la chiave per il progresso nel mondo». Obama ha detto di essere molto soddisfatto dei risultati raggiunti anche sulla questione dei cambiamenti climatici, sulla sicurezza energetica, sulle questioni legate alla crisi economica e finanziaria e a quelle di politica estera.

Il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, si è detto «molto soddisfatto» per i «passi in avanti» fatti dall’amministrazione Obama sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici. «È stato preso un impegno convinto per una forte legislazione su questo fronte».

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