Battaglia di Kiev è cominciata, quanto resistono gli ucraini? Tempo anti Putin. Che si paga col sangue Battaglia di Kiev è cominciata, quanto resistono gli ucraini? Tempo anti Putin. Che si paga col sangue

Battaglia di Kiev è cominciata, quanto resistono gli ucraini? Tempo anti Putin. Che si paga col sangue

Gli ucraini, l’esercito ucraino quanto, dove e come sta resistendo all’attacco russo? Non sembra vi sia stata una efficace azione di contrasto da parte della contraerea né da parte della forza aerea. Sostanzialmente i russi bombardano dove vogliono. Né per ora si ha notizia di scontri tra forze corazzate. Lo stesso presidente ucraino ha dato notizia di circa duecento caduti tra i militari ucraini. Una cifra che attesta e rimanda a molte sparatorie tra truppe nemiche e a numerosi contatti di combattimento, però a nessuna finora battaglia di grandi dimensioni.

Per Kiev, a Kiev

Forse una scelta quella degli ucraini di evitare scontri campali. Forse una conseguenza della rapidità della strategia russa che aggira, bombarda, disarticola, spegne ma non procede ad ondate. Forse la conseguenza della sproporzione qualitativa dal punto di vista degli armamenti tra chi attacca e chi si difende. Forse anche le caratteristiche standard della guerra al tempo dei droni, missili e forze speciali. Ma una battaglia si profila, anzi forse in queste ora va a cominciare. Ed è quella per Kiev.

Putin vuol prendere Kiev per demolire, cacciare, espellere dalla realtà geopolitica l’Ucraina Stato che si è venuto a formare dopo il 2014, dopo che lo Stato e il governo ucraini hanno smesso di stare e voler stare nell’orbita e nello spazio geopolitico che Mosca considera il suo spazio vitale. Per questo obiettivo Mosca vuole stivali e cingoli russi a Kiev. Ed è a Kiev che probabilmente gli ucraini resisteranno, per gli stessi e simmetrici motivi per cui Putin vuole prendere Kiev gli ucraini a Kiev daranno, potrebbero dare battaglia.

Kiev cadrà ma il quanto tempo e il come segneranno il quanto e il come della guerra e del dopo

Kiev se attaccata prima o poi cadrà in mani russe. Dovesse accadere in pochissimi giorni, sarà meno difficile per l’Occidente in qualche modo accettare, rassegnarsi, fare perfino buon viso a pessimo gioco. Si dirà che ormai è fatta, nulla da fare e non vale il suicidarsi economicamente in sanzioni…Kiev caduta in pochi giorni se non in poche ore sarà la condizione necessaria e sufficiente per una grande spinta di opinione di governo occidentali verso una realpolitik dolente ma sollevata.

Dovesse invece Kiev resistere a lungo, molto cambierà. In questo caso Putin dovrebbe affrontare il rischio di mandare a casa in casse di legno o di zinco centinaia di ragazzi russi. Meno difficile per lui che per qualunque governo occidentale, ma anche in Russia non è che si abbia gran voglia di popolo di morire per Kiev. Se Kiev resistesse a lungo la reazione di Usa ed Europa dovrebbe farsi commisurata alla resistenza, quindi non sfilacciarsi o arrendersi (magari volentieri) al fatto compiuto. Se Kiev resiste, tanto più Kiev resiste tanto più vuol dire che uno Stato, una nazione, un governo che rifiutano di essere spazio vitale russo esistono.

Tempo e sangue

Il tempo della battaglia di Kiev più lungo dovesse essere e più avrà funzione ed effetti anti Putin. Ma questo tipo di tempo è di quelli che si comprano con il sangue. Come insegna la Storia, più sanguinosa sarà, se sarà, la battaglia di Kiev, meno Putin avrà vinto. Nonostante stivali e cingoli russi a Kiev.

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