Corea del Nord: Trump invia cacciabombardieri, Cina taglia export e import

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Settembre 2017 - 06:30 OLTRE 6 MESI FA
Corea del Nord: Trump invia cacciabombardieri, Cina taglia export e import

Corea del Nord: Trump invia cacciabombardieri, Cina taglia export e import (Foto Ansa)

WASHINGTON – Il presidente americano Donald Trump mostra i muscoli a Pyongyang, con il Pentagono che invia alcuni cacciabombardieri in volo sopra i cieli vicino al confine con la Corea del Nord. L’operazione, spiega il dipartimento alla Difesa americana, “è per dimostrare che il presidente americana ha molte opzioni militari per sconfiggere ogni minaccia”.

Nelle stesse ore la Cina taglia l’export di greggio e azzera l’import di tessile dalla Corea del Nord, attuando le ultime sanzioni dell’Onu decise poco più di una settimana fa in risposta al potente test nucleare di Pyongyang del 3 settembre. Quasi una mossa a tenaglia per neutralizzare le minacce di Pyongyang.

La decisone di Pechino è stata accompagnata per diverse ore dal “giallo” del terremoto di magnitudo 3.4 della scala Richter con epicentro vicinissimo al sito nucleare delle detonazioni di Punggye-ri: la China Earthquake Networks Center ha parlato di terremoto causato “da esplosione” correggendosi solo in tarda serata, mentre la Korea Meteorological Administration a Seul ha sposato la “causa naturale”. Quanto basta per moltiplicare le ipotesi di un’azione del leader Kim Jong-un anche contro Pechino, a stretto giro dalla minaccia di esperimento di bomba all’idrogeno nel Pacifico.

La Ctbto, organizzazione che monitora i test nucleari e promuove la ratifica del Trattato sullo smantellamento degli arsenali atomici, ha invece definito, dopo le relative verifiche, “improbabile che (le scosse) siano state causate dall’uomo”. Il Ctbto ha individuato due scosse, di cui la più forte con similitudini tra sisma “da collasso” di magnitudo 4.1 seguito al test nucleare del 3 settembre e quello di oggi di 3.4.

L’ipotesi di detonazione atomica è tra le opzioni possibili nel durissimo scontro, sfociato negli insulti reciproci, tra Kim e Trump. Parlando in Alabama, il tycoon ha rincarato la dose dicendo che il mondo non può “avere un piccolo pazzo che spara missili sugli altri. Qui stiamo parlando di armi di distruzione di massa e non possiamo permettere che qualcuno metta il nostro popolo in pericolo”.

E dalle parole, il presidente è passato ai fatti: una flotta di bombardieri B-1B Lancer è stata scortata da alcuni caccia F-15C fino a ridosso del confine della Corea del Nord e il sorvolo è avvenuto sopra le acque internazionali.

“Quello inviato è un chiaro messaggio” a Pyongyang, ha dichiarato il Pentagono. Il portavoce del dipartimento alla difesa americana ha sottolineato “la serietà con cui gli Stati Uniti prendono i comportamenti sconsiderati della Corea del Nord”.