Donald Trump: “Indagate Obama per abuso di potere”. Ma non ha le prove…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Marzo 2017 - 17:04 OLTRE 6 MESI FA
Donald Trump: "Indagate Obama per abuso di potere". Ma non ha le prove...

Donald Trump: “Indagate Obama per abuso di potere”. Ma non ha le prove…

NEW YORK – Donald Trump ha lanciato una personale campagna contro l’ex presidente Barack Obama, accusandolo di aver fatto controllare i telefoni della Trump Tower a New York durante la campagna elettorale del 2016. Il neo presidente degli Stati Uniti si è così presentato al Congresso e ha chiesto formalmente che Obama e la sua amministrazione siano indagati per possibile abuso di potere.

Una richiesta ufficiale, arrivata in una nota dalla Casa Bianca. Accuse smentite dall’ex capo dei servizi segreti, James Clapper, che ha negato intercettazioni nei suoi confronti e per cui Trump non ha alcuna prova, tanto che anche i senatori repubblicano gli hanno chiesto di fornire le prove di tali accuse. Nella nota della Casa Bianca rilasciata il 5 marzo si legge:

“Le notizie riguardanti possibili indagini motivate politicamente prima delle elezioni del 2016 – si legge nella nota della Casa Bianca – sono un grande problema. Il presidente Trump ha quindi richiesto che, come parte delle loro indagini sull’attività della Russia, le commissioni intelligence del Congresso esercitino la loro autorità di vigilanza per appurare se nel 2016 c’è stato un abuso da parte del governo nell’uso dei suoi poteri esecutivi. Né la Casa Bianca, né il presidente commenteranno ulteriormente la vicenda fino a che questa supervisione non sarà portata a termine”.

La replica alle accuse di Trump arriva da Clapper, l’ex numero uno dei servizi segreti americani che ha ricoperto la carica di Director of National Intelligence fino a poche settimane fa:

“Non c’è stata alcuna attività di intercettazione nei confronti di Donald Trump. Se la corte federale avesse ordinato delle intercettazioni sul candidato Trump come Direttore dell’intelligence nazionale lo avrei saputo, quindi posso escluderlo categoricamente”.

Se la reazione della leader dei democratici, Nancy Pelosi, che definisce le accuse “semplicmente ridicole” e “un insulto” era scontata, ecco che anche tra i repubblicani sorgono dubbi sulla versione del loro presidente. Un senatore repubblicano ha pubblicamente chiesto che il presidente Donald Trump fornisca le prove delle gravi accuse da lui rivolte al suo predecessore. Ben Sasse, senatore del Nebraska dello stesso partito di Trump, ha detto, citato dai media, che le asserzioni del presidente sono “molto gravi”, aggiungendo che deve spiegare cosa intenda esattamente e come abbia avuto le informazioni.