Flynn, ministro lampo di Trump, pagato da Erdogan per bloccare attacco curdi a Raqqa-Isis

di Riccardo Galli
Pubblicato il 19 Maggio 2017 - 14:21 OLTRE 6 MESI FA
Flynn, ministro lampo di Trump, pagato da Erdogan per bloccare attacco curdi a Raqqa-Isis

Flynn, ministro lampo di Trump, pagato da Erdogan per bloccare attacco curdi a Raqqa-Isis (foto Ansa)

ROMA – Flynn è stato ministro lampo di Trump e non un ministro qualsiasi: Michael Flynn è stato niente meno che consigliere per la Sicurezza nazionale, cioè l’uomo che per conto della Casa Bianca conosce, decide e mette parola su tutti gli aspetti militari e di intelligence, nucleari compresi. Il consigliere per la Sicurezza nazionale è nell’Amministrazione Usa l’uomo (o al donna) che orientano se, dove e come l’America userà la forza militare. Flynn nominato e scelto da Trump ha occupato la carica per un lampo di giorni, ha dovuto sparire di scena quando è apparso, anzi quando è stato documentato che faceva, aveva fatto e probabilmente avrebbe continuato a fare affari con i russi, Non affari di Stato, affari di soldi.

Oltre che ministro lampo di Trump, Flynn è stato anche qualche altra cosa: è stato pagato 500 mila dollari dalla Turchia. Insomma Erdogan ha ingaggiato e retribuito Flynn come lobbista pro Turchia presso il governo Usa. La missione che Erdogan aveva affidato a Flynn era di fermare, bloccare l’attacco dei curdi. Attacco dei curdi a chi? L’attacco dei curdi a Raqqa, quindi l’attacco dei curdi alla capitale in terra di Siria dell’Isis, quindi l’attacco all’Isis. Erdogan ha pagato Flynn perché lo bloccasse e Flynn finché ha potuto ha eseguito la missione.

Per Erdogan il nemico primo e assoluto sono i curdi, non l’Isis. E questo non era mistero, per anni la Turchia ha ospitato e tollerato le “retrovie” logistiche dell’Isis. Lo ha fatto facendo il doppio gioco e senza fare una piega. Mai invece la Turchia di Erdogan ha tollerato la minoranza curda, men che mai che i curdi di Siria o di Iraq potessero farsi uno Stato attraverso una lotta di liberazione, fosse anche contro Isis. Quindi la missione affidata a Flynn: fermate i curdi, non sostenete voi americani l’assedio e l’attacco a Raqqa, altrimenti saranno i curdi a vincere e questo per Erdogan è molto peggio di Isis ancora viva e regnante in un pezzo di Siria.

E, fino a che ha potuto, Flynn si è guadagnato il mezzo milione di dollari, l’offensiva sul campo è stata effettivamente rallentata intorno a Raqqa. Nonostante gli americani abbiano un problema irresolubile da risolvere: i curdi sono la loro fanteria, i loro stivali sul terreno, se non vincono le truppe curde non c’è altra truppa che possa entrare a Raqqa e cacciare Isis dal nord est della Siria. Eppure Flynn ce l’ha fatta, i curdi si sono fermati, Isis respira a Raqqa, Erdogan è abbastanza soddisfatto, anche del denaro speso.

Tutto questo lo si legge tranquillamente sulla stampa americana, lo si ascolta apertamente narrato e discusso al Congresso e al Senato Usa, è sostanzialmente di pubblico dominio e neanche tanto contestato e smentito se non nei particolari. Insomma è dannatamente vero. Il che pone una domanda: che razza di Amministrazione, governo, tipologia umana, cultura sono quelli in cui un ministro fa neanche tanto di nascosto lobbismo a favore di una altra nazione e lo fa niente meno che sul terreno della guerra all’Isis? Trump ha appena twittato che “mai nella storia americana un presidente sottoposto come lui a caccia alle streghe”. Una cosa è sicura, quel “mai nella storia americana”.