La dichiarazione del Consiglio di Sicurezza Onu: “Profondamente dispiaciuti. Subito un negoziato e uno Stato palestinese”

Ban Ki-moon

“Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu è profondamente dispiaciuto per la perdita di vite umane e per i feriti provocati dall’uso della forza durante l’operazione militare israeliane in acque internazionali contro una flottiglia che stava navigando verso Gaza”: inizia così la dichiarazione sull’attacco israeliano alla Freedom Flotilla adottata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu dopo una riunione straordinaria di oltre dodici ore.

“Il Consiglio condanna questi atti che sono sfociati nella perdite di almeno dieci civili e molti feriti, e esprime le sue condoglianze alle famiglie, chiede il rilascio immediato delle navi e dei civili trattenuti da Israele, spinge Israele ad autorizzare l’accesso delle rappresentanze diplomatiche per permettere ai Paesi coinvolti di recuperare i cadaveri e i feriti il prima possibile, e di assicurarsi che gli aiuti umanitari portati dalla flottiglia giungano a destinazione”.

“Il Consiglio di Sicurezza – prosegue il testo – accoglie la dichiarazione del Segretario Generale delle Nazioni Unite sulla necessità di avere un’inchiesta completa sugli eventi e chiede che l’inchiesta sia rapida, imparziale, autorevole e trasparente, in conformità con gli standard internazionali”

Il Consiglio di Sicurezza “sottolinea che la situazione a Gaza non è sostenibile, esprime ancora una volta la sua preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza e sottolinea la necessità di un flusso costante e regolare di beni e persone nella Striscia nonché una fornitura e una distribuzione senza ostacoli di aiuti umanitari.

Il Consiglio di Sicurezza sottolinea che “l’unica soluzione percorribile al conflitto israelo-palestinese è un accordo negoziato tra le parti e ribadisce che solo la formula a due Stati, con uno Stato palestinese indipendente che viva in pace e sicurezza a fianco di Israele e degli altri vicini, porterà pace nella regione”.

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