Putin e il super-missile “invulnerabile”: minaccia nucleare o solo retorica elettorale?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2018 - 10:07 OLTRE 6 MESI FA
Putin e il super-missile "invulnerabile": minaccia nucleare o solo retorica elettorale?

Putin e il super-missile “invulnerabile”: minaccia nucleare o solo retorica elettorale?

ROMA –  Nuove armi nucleari capaci di superare gli ‘scudi’ antimissilistici americani in Europa e in Asia. E tra queste, un missile da crociera “invulnerabile” che segue una traiettoria imprevedibile e, con il suo rivoluzionario propulsore atomico, può volare per un tempo indefinito raggiungendo “qualsiasi punto del mondo”.

A tre settimane dalle presidenziali che non si vede come possano non confermarlo ai vertici del potere in Russia per altri sei anni, Vladimir Putin sfrutta l’annuale discorso alle Camere riunite per lanciare un monito agli Stati Uniti: “Abbiamo detto diverse volte che avremmo reagito al piazzamento dei sistemi antimissili americani. Allora non ci avete ascoltato. Ascoltateci adesso”.

Fra tre settimane il voto in Russia. Tempistica e location, fanno convergere gli analisti su una lettura del discorso di Putin in chiave interna: prima dell’affondo per sollecitare il plauso orgoglioso di delegati ed elettori, aveva snocciolato tutta una serie di promesse elettorali (stipendi più alti, servizi sociali migliori, la promessa che in 5 anni la Russia sarebbe stata fra le prime cinque economie del mondo) glissando su misure che appaiono inevitabili come l’aumento dell’età pensionabile e delle tasse. Per questo Putin ha spostato il tradizionale discorso di dicembre a ridosso del voto.

Promesse elettorali. In diretta tv a reti unificate, tra gli applausi scroscianti di deputati e senatori, nonché dei membri del governo e di tanti alti funzionari, Putin ha dato vita a un vero e proprio show. Tutto è stato pensato nei minimi dettagli. Il leader russo non ha parlato dall’elegante sala di San Giorgio del Cremlino, ma dal Maneggio, poco distante dalla Piazza Rossa e capace di accogliere più persone. Ma soprattutto di contenere un megaschermo come quello dal quale oggi, tra video e grafici interattivi, Putin ha descritto le nuove temibili armi nucleari a sua disposizione.

Oltre al ‘super-missile’ “invulnerabile” che non ha ancora un nome – e sul quale fonti americane citate dalla Cnn hanno sollevato grossi dubbi, bollando l’uscita di Putin come una mossa elettorale – ci sono il nuovo razzo balistico intercontinentale Sarmat, che sostituirà un gigante sovietico come il Voevoda (Ss-18 Satan secondo la nomenclatura Nato) e, ha sottolineato Putin, “non ha praticamente limiti di gittata, capace di attaccare sia attraverso il Polo Nord che il Polo Sud”.

E ancora i “droni-missili subacquei” la cui velocità “supera di diverse volte quella dei sommergibili, dei siluri e di tutti i tipi di nave” e “possono essere armati con proiettili nucleari e non”. E poi tutta una serie di armi ipersoniche e laser. Putin ha affermato che tutti questi mezzi bellici sono stati progettati negli ultimi anni, in risposta alla decisione di Washington del 2002 di ritirarsi unilateralmente dal Trattato anti-missili balistici (Abm) del 1972 e di realizzare quindi uno ‘scudo spaziale’ in Europa orientale.

Dagli Usa: test missilistici russi falliti. Ma probabilmente non è un caso che la sfida di Putin arrivi un mese dopo la pubblicazione della ‘dottrina Trump’ sul nucleare, che prevede per gli Usa il rilancio della produzione di armi nucleari e il via libera alla realizzazione di nuovi ordigni ‘a basso potenziale’. Dagli Usa – a parte la suggestione di vedere i missili nelle slide di Putin puntati sulla Florida – se non si minimizza la potenziale minaccia, di certo viene grandemente ridimensionata.

Dirigenti Usa a conoscenza del dossier hanno sollevato dubbi alla Cnn sul fatto che i nuovi missili nucleari russi descritti da Putin come ‘invulnerabili’ siano vicino alla fase operativa. Gli Usa, aggiungono, hanno osservato un piccolo numero di test russi dei missili da crociera a propulsione nucleare e hanno visto che sono tutti falliti. Da un punto di vista strategico, infine, gli scudi missilistici sono pensati per gli stati canaglia (tipo Corea del Nord) : contro la Russia è sempre l’incremento dell’arsenale nucleare il deterrente più efficace.