Siria. Il presidente Obama riconosce la coalizione ribelle che combatte Assad

Combattenti dell’opposizione ad Assad

WASHINGTON, STATI UNITI – Gli Stati Uniti hanno riconosciuto quale rappresentante ufficiale del popolo della Siria la Coalizione Nazionale creata a novembre in una riunione in Qatar.

Lo ha annunciato il presidente Barack Obama, poche ore dopo che il gruppo di ribelli filo-al Qaeda del Fronte al Nusra, che combatte contro il regime del presidente siriano Basrah al Assad, e’ stato invece ufficialmente iscritto dal Dipartimento di Stato nella lista nera delle organizzazioni terroristiche.

”Abbiamo deciso che la Coalizione dell’Opposizione Siriana e’ ora sufficientemente inclusiva e rappresentativa del popolo siriano che si batte contro il regime di Assad”, ha detto Obama, aggiungendo che, ”ovviamente, questo riconoscimento comporta delle responsabilita”’ e pertanto la Coalizione dovra’ essere certa di fare in modo di rappresentare realmente tutte le parti della popolazione e impegnarsi a una vera transizione politica che rispetti diritti delle minoranze e delle donne”.

Allo stesso tempo, il presidente ha anche sottolineato che ”non siamo d’accordo con tutti coloro che sul campo combattono contro Assad”, con un riferimento esplicito al Fronte al Nusra. ”Ci sono alcuni – ha rilevato – che hanno adottato un’agenda estremista, antiamericana”. E per questo il fronte al Nusra e’ da oggi sulla Lista Nera, e in quanto emanazione del ‘ramo’ iracheno di al Qaeda, sottolinea Washington, deve essere isolato. E’ necessario, secondo gli Usa, impedire che quando il regime di al Assad sara’ crollato esso possa partecipare alla spartizione del potere, o addirittura tentare di impadronirsene con la forza.

Si tratta di un gruppo formato da veterani che hanno combattuto in Iraq contro le forze Usa e che in Siria si sta dimostrando particolarmente pugnace. Secondo quanto ha affermato un iracheno che combatte con gli insorti siriani citato dal New York Times in una corrispondenza da Baghdad, ”dopo la caduta di Bashar al Assad ci saranno combattimenti tra i vari gruppi” di ribelli. ”Tutti si unificheranno contro il Fronte al Nusra”, che e’ formato da persone che ”come serpenti spargono veleno”. Ma il Fronte al Nusra e’ anche la piu’ efficace forza che nel mattatoio siriano si batte contro le forze leali ad Assad, e per questo ammirata e sostenuta da una ampia fetta della popolazione.

Ribelli che combattono attorno ad Aleppo hanno criticato la decisione di Washington di prendere di mira il Fronte. Affermano, secondo quanto riferisce in sintesi la Cnn online, che gli Usa di fatto ”non hanno dato aiuti, e sono rimasti a guardare mentre migliaia di persone venivano massacrate dalle armi pesanti di Assad. E ora, per aggiungere insulto all’ingiuria, Washington mette nella lista di proscrizione uno dei piu’ efficaci gruppi di combattenti”.

La decisione contro il Fronte adottata dagli Usa si inserisce peraltro nel gia’ intricato ginepraio diplomatico che circonda la Siria. Gli Stati Uniti, come nota il Nyt, devono ora sollevare la questione del blocco dei finanziamenti e del flusso di armi al Fronte al Nusra con i Paesi o le ”entita” che ne sono ritenute direttamente o indirettamente all’origine. Vale a dire Qatar, Arabia Saudita, Turchia e Kurdistan iracheno.

Un’occasione per affrontare la spinosa faccenda sara’ la riunione dei Paesi ‘Amici della Siria’, in programma a giorni a Marrakesh, in Marocco. Il segretario di Stato Hillary Clinton pero’ non ci sara’. Ha una infezione intestinale e deve restare a riposo, ha detto un suo portavoce, precisando che al posto suo ci sara’ il vice Bill Burns.

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