Siria, Usa minacciano Russia: “Sul punto di sospendere i colloqui per la tregua”

Siria, Usa minacciano Russia: "Sul punto di sospendere i colloqui per la tregua"
Siria, Usa minacciano Russia: “Sul punto di sospendere i colloqui per la tregua”

NEW YORK – Gli Stati Uniti tornano a minacciare la Russia: “Siamo sul punto di sospendere i colloqui con Mosca sul cessate il fuoco in Siria”. Motivo del contendere: la durata della tregua, che Washington vuole di una settimana, Mosca di 48 ore perché altrimenti, sostiene, si darebbe tempo agli insorti di riorganizzarsi.

“Siamo sul punto di sospendere la discussione perché è irrazionale nel contesto del bombardamento in atto stare seduti lì tentando di prendere le cose seriamente”, ha detto il segretario di Stato americano, John Kerry. Il segretario di Stato ha ricordato che gli Stati Uniti non hanno alcuna indicazione della “serietà del proposito della Russia” e ha ribadito il rischio di una imminente cessazione dei colloqui con Mosca, dopo averlo comunicato in una telefonata ieri al suo collega russo Serghiei Lavrov.

L’amministrazione americana ha ribadito che non userà la forza militare contro il governo siriano ma Kerry, senza entrare nel dettagli, ha osservato che gli Stati Uniti “dovranno perseguire altre alternative per un periodo di tempo, salvo una più chiara indicazione delle parti belligeranti di essere pronte a prendere in considerazione un approccio più efficace”. Una puntualizzazione, quest’ultima, che alcuni analisti vedono come un’ultima chance offerta alla Russia. 

Intanto si aggiorna il numero delle persone che si trovano nelle aree assediate in Siria, arrivato ormai a 861.200: lo ha confermato il capo delle operazioni umanitarie dell’Onu, Stephen O’Brien, parlando in videoconferenza al Consiglio di Sicurezza. In precedenza erano 586.200. Da quando è terminata la tregua concordata tra Stati Uniti e Russia il 22 settembre scorso, ha precisato, sono stati uccisi 320 civili, tra cui 100 bambini. I feriti sono 765. Drammatica la situazione ad Aleppo est, finita “nel baratro spietato della catastrofe umanitaria”.  Ma le stime dell’Unicef, l’agenzia Onu per l’infanzia, sono molto peggiori: nella parte orientale di Aleppo sarebbero stati uccisi da venerdì scorso 96 bambini, mentre 223 sono rimasti feriti.

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