Usa, previsioni 2016. E’ molto probabile che Hillary si candidi, ma non è certo

Pubblicato il 29 Maggio 2013 - 18:54 OLTRE 6 MESI FA
Hillary Clinton

Hillary Clinton

WASHINGTON, STATI UNITI – ”E’ probabile che Hillary si candidi, ma credo che non abbia ancora deciso. A destra, invece, non penso che Jeb Bush ci stia pensando seriamente: punto su Marco Rubio e Chris Christie”. Sono solo alcune previsioni circa le prossime elezioni presidenziali del 2016 di Maggie Haberman, una delle firme di punta di Politico.com, il sito specializzato in cio’ che accade nei ‘Palazzi’ di Washington.

Rispondendo alle domande poste sul web, davanti alle telecamere della Abc, Haberman parla anche della prossima sfida di Anthony Weiner per la poltrona di sindaco di New York: ”Non credo che ce la fara”. Anzi – aggiunge – credo che non arrivera’ neanche al ballottaggio”. Ma l’attenzione e’ tutta rivolta alle elezioni del 2016, quando gli americani eleggeranno il successore di Barack Obama, ormai fuori gioco dopo due mandati. E gli occhi dell’America sono puntati sulla ex First Lady.

”Credo piu’ probabile che si presenti, piuttosto che non lo faccia. Tuttavia – osserva Haberman – non ci scommetterei piu’ di tanto. Penso che stia ancora decidendo, non e’ per nulla sicura. Da quello che mi risulta, sinceramente sta pensando ancora cosa fare. Credo che voglia essere presidente, ma non sono per nulla certa che abbia tanta voglia di passare di nuovo attraverso quel tipo di campagna, un’esperienza gia’ vissuta nel 2008”.

Quanto ai nomi in lizza nel Grand Old Party, Haberman a sorpresa e’ scettica sulla discesa in campo di Jeb Bush: ”Probabilmente non si presenta. Ho pochissimi elementi per poter dire che stia lavorando seriamente a quell’obiettivo. Al momento punto le mie carte su Marco Rubio, per ragioni d’eta’, ma anche per altri motivi, a partire dal fatto che sta battendo molto sul tema dell’immigrazione. E poi c’e’ sempre Chris Christie con cui fare i conti”.

Infine una domanda sul suo mestiere di cronista politica. Un internauta le chiede come si fa a guadagnarsi la fiducia dei leader politici, malgrado spesso capiti che nei reportage ne escano con le ossa rotte: ”Ho subito critiche da tutti, da destra come da sinistra. E questo e’ un fatto che mi fa pensare che ho fatto bene il mio mestiere. Io credo che il mio lavoro – conclude Haberman – non sia guadagnarsi la fiducia dei politici, ma dei lettori”.