Yemen. La guerra segreta degli Usa contro i militanti islamici si intensifica

Pubblicato il 9 Giugno 2011 - 11:27 OLTRE 6 MESI FA

Un drone americano

WASHINGTON, STATI UNITI – L’amministrazione del presidente Barack Obama ha intensificato la sua guerra segreta nello Yemen intesa a colpire militanti islamici con droni e aerei da combattimento, a quanto riferisce il New York Times, secondo il quale l’aumento dell’attività bellica è avvenuta in coincidenza con la rivolta popolare contro il presidente Ali Abdullah Saleh, attualmente convalescente in Arabia Saudita, che sta indebolendo sempre più il suo governo.

Nello Yemen Al Qaeda possiede una efficiente organizzazzione che Saleh, alleato degli Stati Uniti, ha sempre combattuto.

Le truppe yemenite che nel sud del Paese combattevano contro militanti legati ad Al Qaeda hanno ricevutol’ordine di ritirarsi nella capitale, Sanaa, per evitare di essere scambiati con i loro opponenti contro cui si stanno concentrando i bombardamenti americani intesi ad impedirgli di consolidare il loro potere. Lo scorso 5 maggio un drone delle forze speciali Usa aveva inquadrato il clerico di Al Qaeda, nato negli Stati Uniti, Anwar al-Awlaki, ma a causa di un malfunzionamento non è riuscito a colpirlo.

Funzionari governativi a Washington hanno dichiarato al Nyt che i servizi di intelligence Usa e quelli sauditi, tramite spionaggio elettronico ed informatori, hanno ricevuto e stanno ricevendo informazioni sui luoghi dove potrebbero nascondersi i militanti. Ma l’estendersi del conflitto yemenita rende complicati gli attacchi contro i militanti giacchè assieme ad essi combattono rivoltosi che con Al Qaeda non hanno nulla a che vedere. Il comando di questi attacchi è affidato al Joint Special Operations Command del Pentagono in stretta collaborazione con la Cia. 

Il Nyt informa che a causa del timore che questi attacchi possano cessare se il governo di Saleh dovesse crollare – attualmente il potere è detenuto dal vice-presidente Abed Rabbo Mansour Hadi – l’ambasciatore americano a Sanaa Gerald Feierstein ha incontrato i leader dell’opposizione, quali lo hanno assicurato che le operazioni contro Al Qaeda continueranno indipendentemente da chi avrà la meglio nell’attuale lotta per il potere.

Saleh, che è stato ferito dall’esplosione di una bomba nel palazzo presidenziale e successivamente trasferito in Arabia Saudita per sottoporsi ad un intervento chirurgico, ha autorizzato la guerra segreta americana nel suo Paese nel 2009, sostenendo però pubblicamente che essa era condotta dai suoi soldati.