Salis (la Silvia) tra due anni alle primarie del Pd? Renzi ammette: la vedrebbe bene a Palazzo Chigi (foto ANSA) - Blitz quotidiano
In una lunga intervista al Corriere della Sera, il senatore Matteo Renzi è intervenuto sull’inchiesta che ha coinvolto l’amministrazione milanese, esprimendo un’opinione netta sul rispetto delle istituzioni e sulla figura del sindaco Beppe Sala. “In un Paese civile si rispettano i magistrati e io ho stima del procuratore Marcello Viola. In un Paese civile si aspettano le sentenze, che troppo spesso vengono invece emesse sulle tesi dell’accusa. Io conosco Beppe Sala come una persona onesta. Ci ho discusso e ho avuto anche opinioni molto divergenti, ma sulla sua onestà e dedizione alla città di Milano non ho dubbio alcuno”.
Renzi ha poi sottolineato l’importanza di distinguere tra responsabilità penali e narrative politiche: “Poi c’è il piano politico: non accetto il racconto per cui questi 10 anni di amministrazione sarebbero incentrati sulla corruzione – afferma Renzi – Difendo un modello che ha visto Milano passare da una città che rischiava di arrendersi, rinunciando a Expo, per poi invece realizzare un successo da grande capitale europea, attraendo anche tanto capitale umano”.
Il Salva Milano e il confronto con Giorgia Meloni
Il leader di Italia Viva ha affrontato anche il tema della mancata approvazione del cosiddetto ‘Salva Milano‘, mostrando rammarico ma anche determinazione: “Alla fine è mancata la volontà politica, ma io il ‘Salva Milano’ in Parlamento lo avrei votato. E da ex sindaco, consapevole delle difficoltà che si incontrano sull’urbanistica, rivendico la necessità di approvare leggi più chiare e aggiornate”.
Renzi ha poi colto l’occasione per commentare i mille giorni del governo Meloni, mettendo a confronto il proprio operato con quello dell’attuale esecutivo: “Basta fare un confronto – replica l’ex premier -. Noi abbiamo approvato riforme come Jobs act e Industria 4.0. E abbiamo tolto l’Imu sulla prima casa. Mi piace molto questo traguardo, perché dimostra la differenza tra noi e loro. La presidente Meloni arriverà anche a guidare il governo più longevo della Repubblica, ma quella che lei chiama stabilità è in realtà immobilismo”.
