
Trump: "Tutti in fila per baciarmi il c...". Dopo questa sparata è proprio necessario che la Meloni ci vada a parlare? (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
“Vi dico che questi Paesi ci stanno chiamando per baciarmi il culo“. Donald Trump si è espresso così durante la cena del National Republican Congressional Committee a Washington. Il tycoon lo ha fatto per rendere in maniera più efficace e “figurativo” il desiderio di trattare per ridurre le tariffe espresso da molti Paesi colpiti dai dazi (tariffe che hanno colpito praticamente tutti, comprese anche isole sperdute nel Pacifico e abitate solo da pinguini), con i loro leader che starebbero in queste ore “morendo dalla voglia” di fare un accordo. E per ottenerlo starebbero intasando i telefoni della Casa Bianca.
Tralasciando gli aspetti morali o le frasi del tipo “un presidente americano non si è mai espresso così”, la frase ricorda il Berlusconi che diede della “culona” alla Merkel. L’aggravante è però il peso e il momento storico che stiamo vivendo: Trump ironizza in modo colorito mentre intorno a lui si stanno costruendo macerie economiche. Siamo infatti nel pieno di una bufera in borsa e prossimi ad una recessione mondiale. Ma, si sa, l’ironia paga sempre e scaccia tutte le crisi se usata da alcuni politici (è il caso appunto di Trump ma anche di Berlusconi). Quindi viene da pensare: ma la Meloni che ci va a parlare a fare se il livello è questo?
Siamo sicuri che Trump voglia aprire davvero una trattativa come dicono in tanti a destra? Salvini ne è convinto ancora. Il leader della Lega, grande sostenitore del tycoon, ha però almeno fatto un passo avanti ammettendo che baciare il culo a Trump “è un’immagine abbastanza disgustosa”.