La denuncia degli studenti di Roma Tre: “Vittime dei nomadi…” Ester Palma, Corriere della Sera

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Giugno 2014 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA
La denuncia degli studenti di Roma Tre: "Vittime dei nomadi..." Ester Palma, Corriere della Sera

La denuncia degli studenti di Roma Tre: “Vittime dei nomadi…” Ester Palma, Corriere della Sera

ROMA – “Noi, studenti di Ingegneria vittime dei nomadi che invadono la facoltà”: la denuncia, riporta dal Corriere della Sera, è degli studenti dell’Università di Roma Tre, facoltà di Ingegneria, via della Vasca Navale, zona Marconi.

L’articolo di Ester Palma:

Le denunce dei futuri ingegneri sono precise: parlano di «invasione» quotidiana, con i nomadi che entrano ogni mattina in facoltà per usare i bagni per lavarsi o radersi, lasciandoli in condizioni igieniche pessime, oltre a riempire e portare via su carrelli o passeggini taniche colme d’acqua. E poi la questua continua davanti alle macchinette distributrici di snack e bibite, spesso fuori uso, sempre secondo gli studenti, proprio per i tentativi di forzarle per prendere le monete. E ancora danneggiamenti alle auto, vetri spaccati e finestrini divelti, rapine anche violente, avvenute in pieno giorno: «Qualche settimana fa in tre o quattro hanno rotto il naso con un pugno a un ragazzo che si rifiutava di consegnare il cellulare», racconta uno studente del primo anno. E aggiunge Giovanni Mosiello, rappresentante degli studenti e laureando: «Nessuno interviene, ci sentiamo impotenti davanti a tanto degrado. Ultimamente la situazione è degenerata andando ben oltre la soglia di sopportazione degli studenti che, tengo a precisare, pagano delle tasse per avere un ambiente di studio sicuro e decoroso. Nonostante le numerose segnalazioni che da almeno tre anni – prima non ero rappresentante – continuiamo a inoltrare agli organi di ateneo ed all’amministrazione comunale, gli episodi continuano, costringendo noi studenti ad assistere come spettatori, ovvero vittime che nessuno difende.Il degrado riguarda sia lo scadere della qualità dei servizi igienici, sia la crescente insicurezza che viviamo ogni giorno in facoltà». E aggiunge: «Ad oggi ci sentiamo abbandonati sia dall’Università che non ha mai garantito un servizio di vigilanza all’altezza, sia dal Comune, che non ha mai proposto soluzioni efficaci per risolvere il problema».

Conferma almeno in parte le lamentele degli studenti il direttore del Dipartimento di ingegneria della facoltà, Paolo Atzeni: «I ragazzi hanno ragione, ma io posso fare poco – commenta – Anche perchè non si tratta di un problema che riguarda soltanto Ingegneria o l’ateneo di Roma Tre, ma riguarda l’intera area e tutta la città. E’ una realtà complessa che va affrontata da chi amministra Roma». La facoltà quindi non ha la possibilità di intervenire: «Io non gli strumenti per farlo, posso soltanto riportare la questione al rettore e investirlo del problema, tutto qui. Sono un docente che ha responsabilità didattiche e amministrative, i limiti sono tanti». Intanto il rettore Mario Panizza (eletto un anno fa, resterà in carica fino al 2019) parla di «riqualificazione, grazie all’ateneo, di tutta l’area di Ostiense». E annuncia un nuovo accordo con il Campidoglio per le prossime edificazioni: «A partire dalla realizzazione in via Valco di San Paolo, attuale sede di Lingue, di una residenza per 200 studenti, che si aggancia a quella delle piscine che erano in programma per i Mondiali del 2009 e poi abbandonate al degrado».