Fondazioni culturali, più soldi con politica dietro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Agosto 2015 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA
Fondazioni culturali, più soldi se c’è zampino politica

Fondazioni culturali, più soldi se c’è zampino politica

ROMA – C’è il think tank del Nuovo Centrodestra e l’istituto socialista presieduto da un prescritto; c’è la sempiterna fondazione Craxi e i mille politici inseriti in ogni consiglio d’amministrazione, non importa che ci si occupi di pittura, lettere o matematica. È l’elenco degli enti culturali finanziati per il prossimo triennio dal ministero dei Beni culturali.

Come racconta Alessio Schiesari sul Fatto Quotidiano,

per ripartire i 5,6 milioni di euro a disposizione, il ministero ha redatto un’arzigogolata tabella suddivisa in 12 classi per valutare enti e istituti cultura-li: la più alta è la “posizione di merito superiore all’eccellenza”, l’ultima un risicato “sufficiente”.

In mezzo mille impercettibili sfumature. Sei confini filologici tra “molto più che ottimo” e “più che ottimo” possono sembrare labili, meglio dirlo in cifre: 140 mila euro per la prima classe, 90 mila per la seconda. Forse anche per questo pure gli enti che promuovono una delle sette arti liberali spesso infilano un deputato, o un ex sotto-segretario, nel proprio cda. Al vertice della piramide si trovano enti con indubbi meriti. L’Istituto Luigi Sturzonon deve certo il suo prestigio al consigliere ex ministro, Enrico Giovannini; stesso di-scorso per la Fondazione Gramsci che annovera nel proprio cda Piero Fassino e l’ex tesoriere Ds Ugo Sposetti. Stupisce semmai che i due enti percepiscano più del doppio dell’Accademia della Crusca (190 mila a 90 mila), nonostante i bilanci dell’ente depositario della lingua italiana siano da tempo in difficoltà.

Meno blasonati i thinktankin odore di Prima Repubblica per cuiil finanzia-mento pub-blico non èmai venutomeno. Ci so-no i 30 mila euro per la Fondazione Craxi presieduta dalla figlia Stefania e i 25 mila perla Fondazione Di Vagno, anche questa socialista, Il suo presidente, Gianvito Mastroleo, ricopre la stessa carica anche nel Psi pugliese. Nel suo curriculum spicca una condanna in primo e secondo grado per concussione, poi finita in prescrizione. 15 mila euro anche per la Fondazione Ugo La Malfa tra i cui consiglieri non può mancare il figlio dello statista repubblicano, nonché ex mini-Fondazioni culturali, più soldi se c’è lo zampino della politica perché il Gramsci e lo Sturzo prendono più del doppio dell’Accademia della Crusca (…)