Graziano Delrio odia le pensioni d’oro ma l’ex segretaria ha uno stipendio d’oro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Novembre 2013 - 18:32 OLTRE 6 MESI FA
Graziano Delrio odia le pensioni d'oro ma l'ex segretaria ha uno stipendio d'oro

Graziano Delrio odia le pensioni d’oro ma l’ex segretaria ha uno stipendio d’oro (foto Lapresse)

ROMA – Assunta per chiamata diretta alla Iren, vanta «francese scolastico e informa. Non rema nel senso del rispetto dei soldi dei contribuenti Graziano Delrio, l’amico dei pensionati, il catto comunista che li vorrebbe tutti a mille euro al mese, e anche ministro  per i fantomatici affari regionali e le autonomie (quello che ha firmato l’indegna  capitolazione agli ultra alto atesini sulla cancellazione di nomi italiani) nonché ministro allo Sport (dopo la espulsione di Josefa Idem dal Governo Letta) non sembra andare tanto per il sottile in materia di assunzioni. Chi ha avuto a che fare con Graziano Delrio racconta di una sua spinta attitudine a mettere in piedi strutture inutili ma capaci di generare posti di lavoro tanto inutili quanto preziosi per piazzare clientela.

Ma non risulta fosse ancora arrivato a quanto racconta Giacomo Amadori su Libero, in un articolo che comincia così:

«Piccoli Renzi crescono». ” È questo il mantra che ripetono alcuni consiglieri di Reggio Emilia quando sentono parlare dello loro ex sindaco Graziano Delrio.

“Nei giorni scorsi alcuni siti hanno ricordato che la Corte dei conti della Toscana ha condannato in primo grado il candidato segretario del Pd Matteo Renzi per danno erariale. Un presunto buco superiore ai 2 milioni di euro. I fatti risalgono al periodo 2005- 2009 quando Renzi era presidente della Provincia. Tra le accuse c’è quella di aver assunto quattro segretarie del suo staff con contratti di categoria D anziché C e di aver sprecato molti denari per viaggi, ristoranti e pasticcerie. Senza contare le spese con la carta di credito dal plafond elevato (10 mila euro)”.

Si tratta, nota Giacomo Amadori, di “comportamenti che ad alcuni ricordano quelli di Delrio. Il 29 ottobre Libero ha raccontato la storia della sua ex segretaria, classe 1971, assunta senza concorso nello staff del sindaco con contratto di «istruttore amministrativo categoria C-1», ma con un emolumento «ad personam» in considerazione «dell’alta professionalità ed esperienza richiesti per l’assolvimento di tali funzioni».

“All’epoca, era il 2005, un consigliere leghista chiese quale fosse «l’alta specializzazione» di solito «ascrivibile » ai contratti di «categoria direttiva D», visto che la signora «aveva prestato la sua attività professionale principalmente come impiegata amministrativa alle dipendenze di un partito politico facente parte dell’attuale maggioranza». “La risposta dell’assessore di turno fu evasiva. Qual era il partito in questione? Libero ha recuperato il curriculum della segretaria, dove si legge: «Impiegata con responsabilità di gestione presso l’ufficio amministrativo presso la Margherita di Reggio Emilia». Ovvero lo stesso schieramento di Delrio.

È questa l’unica esperienza lavorativa precedente al salto nella pubblica amministrazione. Una palestra in cui ha imparato diverse cosette, compresa, precisa lei, «l’organizzazione di eventi e campagne elettorali». “La formazione scolastica lascia altrettanto perplessi: diploma professionale da «Disegnatrice stilista di moda » a cui va aggiunto un corso di «Basi di informatica» in una locale scuola di formazione. La signora insomma non è quella che potremmo definire una maga del computer, anche se rivendica «ottima praticità nella navigazione Internet».

“Anche a livello di lingue siamo all’abc: «Francese a livello scolastico». Inglese non pervenuto. Nonostante questo curriculum non sfavillante, appena il ministro Delrio si è dimesso da sindaco e si è trasferito a Roma, la segretaria ha trovato immediatamente un posto di lavoro a tempo indeterminato alla Iren, azienda di multi servizi a partecipazione pubblica con sede a Reggio Emilia. “È stata assunta con chiamata diretta (senza concorso) come segretaria particolare del vicepresidente Andrea Viero, manager approdato a Reggio Emilia dal Friuli Venezia Giulia ai tempi di Delrio sindaco. «Lo stimo moltissimo » ha ammesso Viero con Libero. E ha anche raccontato che la segretaria di Delrio è stata arruolata, dopo che una neolaureata, in prova per sei mesi, non era stata ritenuta idonea. La nuova prescelta ha solo il diploma di «disegnatrice dimoda »?

Viero non fa un plissé: «La Iren assume con criteri privatistici e non mi sovviene di una segretaria in ruoli chiave con la laurea. Nel settore privato anche molti dirigenti sono solo diplomati. Il titolo di dottore è obbligatorio solo nella pubblica amministrazione». “Poco importa se i soci di maggioranza della Iren siano diversi Comuni. La spiegazione non convince Giacomo Giovannini, consigliere comunale del gruppo [di fuoriusciti dalla Lega] Progetto Reggio, tra i più battaglieri sulla gestione dei soldi pubblici da parte della maggioranza di centrosinistra”. Lo schieramento di Giovannini in questi giorni sta spulciando le note spese di assessori e dirigenti del Comune, con un occhio di riguardo per quelle di Delrio, primo cittadino dal 2004 al 2013. Un lavoro di analisi che ha messo in risalto, per esempio, i pernottamenti di Delrio sindaco in alberghi da 200 euro a camera: «Vorremmo chiedere a Delrio se anche quando viaggia con la sua numerosa famiglia (9 figli) scelga hotel di questo livello o se vi soggiorni solo quando paga l’amministrazione pubblica» afferma Zeffirino Irali, collega di Giovannini. Tra i rimborsi richiesti anche scontrini da pochi spiccioli (per esempio tre caffè) e numerose ricevute di taxi, pure per brevi percorsi.