Luis Durnwalder, segretaria lo scagiona sui fondi riservati

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Ottobre 2015 - 12:55 OLTRE 6 MESI FA
Luis Durnwalder, segretaria lo scagiona sui fondi riservati

Luis Durnwalder

BOLZANO – Luis Durnwalder non avrebbe mai incassato soldi per interesse personale e avrebbe sempre agito alla luce del sole pensando di essere pienamente legittimato ad utilizzare i fondi messi a sua disposizione anche in una forma poco protocollare, cioè senza obbligo di rendicontazione. E’ quanto emerso venerdì 23 ottobre, in Tribunale a Bolzano, dove l’ex governatore, che non era presente in aula, deve rispondere di peculato e finanziamento illecito ai partiti in merito alle cosiddette “spese riservate“. A scagionarlo, tra i vari testimoni chiamati dalla difesa, sarebbe stata la sua segretaria, Rosmarie Falk Knoll. La difesa punta infatti a dimostrare la mancanza di dolo da parte dell’ex presidente. L’articolo 42 del codice penale parla chiaro: “Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come delitto se non l’ha commesso con dolo”.

Riporta Mario Bertoldi sul quotidiano locale Alto Adige:

La difesa dell’ex governatore intende giocarsi tutto proprio su questo punto, cioè sull’elemento soggettivo e psicologico del reato. E se riuscirà a farsi riconoscere la completa buona fede in sede penale, potrebbe anche decidere di chiudere una volta per tutte il contenzioso che lo vede opposto anche alla Corte dei Conti per il presunto danno erariale, posto che anche la magistratura contabile (nella sentenza di primo grado comunque impugnata) ha escluso una sua attività dolosa nella gestione delle risorse dei fondi riservati pur condannandolo al pagamento a titolo risarcitorio di 385 mila euro.

In fondo Durnwalder mira soprattutto a tutelare in maniera adeguata la propria immagine di politico e amministratore serio ed onesto. Ieri, come detto, i testimoni chiamati a deporre dall’avvocato difensore gli hanno dato una mano in questo senso.

L’ex segretaria Rosmarie Knoll Falk ha confermato che anche il suo predecessore Silvius Magnago aveva a disposizione dei fondi di rappresentanza che potevano essere utilizzati senza una puntuale rendicontazione. E la segretaria ha anche dichiarato con assoluta certezza che a Durnwalder venivano consegnati personalmente dei soldi sempre e solo a copertura di anticipazioni fatte personalmente in occasione di eventi a cui aveva partecipato a titolo istituzionale

. Sul punto, però, il procuratore Guido Rispoli si è riservato di chiedere al tribunale una perizia contabile che sia in grado di evidenziare la reale gestione del flusso dei soldi per quanto speso ad effettivo titolo di rappresentanza .

A tal proposito hanno deposto anche Klaus Platter, noto enologo, ex direttore del podere provinciale Laimburg e della cantina in cui si sono sempre svolti numerosi ricevimenti istituzionali con personalità nazionali ed estere.

Per quelle occasioni Platter ha confermato l’esistenza di una «regola non scritta» che prevedeva una sorta di mancia (che in realtà sarebbe stato un compenso in nero) di 100 euro a serata per lui e di 50 euro a serata per le sue collaboratrici impegnate. Soldi elargiti da Durnwalder proprio attingendo dal fondo per le spese riservate.

Platter ha ammesso di aver incassato tra il 2005 ed il 2010 poco più di 18 mila euro a titolo di “mancia” per l’impegno nelle varie serate istituzionali la cui serietà, sotto il profilo della promozione culturale, è stata ribadita in aula anche dal dottor Michael Oberhuber, direttore del centro sperimentale di Laimburg e coordinatore di molti eventi.

E’ stato infine chiamato in aula a deporre anche l’assessore provincialeFlorian Mussner, destinatario di un regalo (pagato con i soldi del fondo per le spese riservate) in occazione della festa per il suo sessantesimo compleanno. Mussner ha confermato che alla festa in val Badia intervenne tutta la giunta provinciale e Durnwalder gli consegnò il regalo (un binocolo) non a titolo personale ma a nome di tutto l’esecutivo dopo un piccolo discorso in qualità di Landeshauptmann.