Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano su Del Turco: “The Pirler’s List”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Luglio 2013 - 08:26 OLTRE 6 MESI FA
Marco Travaglio

Marco Travaglio

ROMA – “The Pirler’s list” questo il titolo dell’editoriale di Marco Travaglio per il Fatto Quotidiano (23 luglio). Un lungo elenco di titoli e articoli di giornali sul processo che ha visto imputato e condannato Ottaviano Del Turco, ex presidente della regione Abruzzo. Articoli, titoli e aperture smentite poi dalla sentenza di condanna. 

“Anche nel caso Del Turco il carcere preventivo è stato usato come strumento per estorcere una confessione, quasi come una tortura” (Emanuele Macaluso, 12-8-2008). “Crollano le accuse a Del Turco” (La Stampa, 8-1-2010). “Del Turco paga il suo passato socialista” (Corriere, 8-1-2010). “È ormai inconfutabile come la giunta Del Turco abbia agito con coraggio sui costi della sanità privata e che l’accusa si basi solo sulle dichiarazioni di Angelini” (Franco Marini, 8-1-2010). “Crolla il bluff dell’accusatore di Del Turco: altro che mazzette, comprava quadri” (Gian Marco Chiocci, il Giornale, 12-12-2011). “Del Turco, dopo 4 anni cadono i vecchi indizi e l’inchiesta fa acqua… Bisogna seguire il denaro, sosteneva Falcone. Ma quale?” (Roberto Rossi, l’Unità, 28-1-2012). “Oggi sembrano sgonfiarsi le accuse contro l’ex governatore d’Abruzzo… Nessuna traccia delle presunte tangenti… L’improvvisa decapitazione della giunta abruzzese segnò il corso della legislatura… Non possiamo sapere come sarebbero andate le cose se la procura avesse evitato almeno i provvedimenti più pesanti e clamorosi, se i giornali avessero subito sollevato qualche legittimo dubbio, se il Pd avesse difeso la sua giunta con maggiore convinzione” (Francesco Cundari, l’Unità, 29-1-2012) “La contropartita della corruzione non è mai stata trovata. Se si è trattato di un errore siamo di fronte a un errore grave: è finita in carcere una persona innocente, la si è ricoperta di infamia, è caduto un governo regionale. Se Del Turco risultasse innocente è chiaro che il magistrato inquirente dovrebbe risponderne direttamente” (Luciano Violante, Pd, l’Unità, 1-2-2012). “Il castello di accuse era fragile fin dall’inizio, perché mancava il corpo del reato… torto grave subìto da un uomo la cui storia di sindacalista e di politico era più che specchiata… e che forse ha pagato un prezzo proprio alla sua provenienza socialista… una carriera politica distrutta e un uomo fatto a pezzi… se il pm ha sbagliato c’è stato un sovvertimento per via giudiziaria della sovranità popolare… uso leggero o spettacolare delle inchieste giudiziarie” (Antonio Polito, Corriere, 2-2-2012) “Onore al compagno Del Turco, delicato e sensibile pittore… Fui il primo, credo l’unico a sostenere la sua innocenza. Sappiamo poi com’è andata a finire” (Vittorio Sgarbi, il Giornale, 5-2-2012). “La giustizia ha decapitato la giunta abruzzese e si è dimostrata ingiusta. Se il processo appurasse ciò che appare sempre più evidente, si sarà scritta un’orribile pagina della magistratura e della politica” (Pierluigi Battista, Corriere, 11-2-2012). “Il processo Del Turco è finito nel nulla” (Piero Sansonetti, Servizio Pubblico, 23-5-2012) “Considero innocente Del Turco perché non c’è uno straccio di prova (e neppure d’indizio) sulla sua colpevolezza e ormai anche i giudici han gettato la spugna e aspettano di chiudere il processo con l’assoluzione o magari – tirandola per le lunghe – finire tutto in vacca con la prescrizione” (Sansonetti, Gli Altri, 26-5-2012). “Il giorno di Del Turco nel processo senza prove… La sensazione è che da questo processo nessuno ne uscirà vincitore. Non Del Turco… ma neanche la Procura di Pescara che in questi anni si è disgregata perdendo pezzi” (Roberto Rossi, l’Unità, 31-1-2013) “Il processo farsa a Del Turco crolla tra bugie e false prove. Le foto delle mazzette sono un bluff. La farsa è finita, datevi pace” (Chiocci, il Giornale, 12-3-2013) “Soldi, bugie, foto false. Affondano le accuse contro Del Turco… Il processo potrebbe diventare un caso proverbiale nella storia giudiziaria italiana” (Fabio Martini, La Stampa, 12-3-2013)

“Del Turco, la prova ‘ regina ’ era una bufala. Il castello è crollato. Rimetterlo in piedi sarà arduo” (Roberto Rossi, l’Unità, 12-3-2013) “Al processo Del Turco la ‘ prova regina ’ si è rivelata una clamorosa patacca e ben poco è rimasto di quella ‘ montagna schiacciante ’ di indizi che nel 2008 ne giustificò l’arresto” (Francesco Cundari, l’Unità, 13-3-2013) “Ogni santo giorno Marco Travaglio salta su e decide che qualcuno è colpevole… Il suo mantra è difendere a prescindere i pm che arrestano e dannare il politico di turno. Meglio se, come nel caso, ha il peccato originale di essere stato socialista… Ora si scopre che le prove latitano, e che le foto erano addirittura taroccate: patacche indegne, come i pizzini di Ciancimino, l’amico del suo amico Ingroia. Tanto è lo zelo, ma a volte la foto viene male” (Giuliano Ferrara, il Foglio, 13-3-2013) “Del Turco vittima dei pm. Però nessuno lo risarcirà. In cella e a processo sulla base di ‘ prove regine ’ taroccate, sarà assolto” (Vittorio Feltri, il Giornale, 14-3-2013). “Chi non ha visto l’intervista-evento che Del Turco ha rilasciato a Pannella… forse non riesce a rendersi pienamente conto dell’i n-giustizia patita dall’ex presidente dell’Abruzzo. ‘ Ex ’ perché Del Turco, dopo essere stato prelevato allalba dalla sua abitazione come si fa con i peggiori malfattori, e con i giornalisti già avvertiti dell’ ‘ eccellente arresto ’ ad aspettarlo in manette sotto casa, come è solito fare in questo Paese sprofondato nell’inciviltà giuridica, non è più al suo posto nell’attesa di un processo che dopo cinque anni da quell’arresto è ancora ai primi passi… Al momento dell’arresto di Del Turco, il capo degli inquirenti si è subito vantato delle ‘ prove schiaccianti ’ che avrebbero inchiodato il politico appena messo ai ceppi. ‘ Schiaccianti’? E come no: hanno dovuto chiedere ben due proroghe di indagini per cercare, senza nemmeno trovarlo, il corpo del reato… ‘ Prove schiaccianti’. Di schiacciante, sinora c’è stato il carcere di Del Turco, i mesi di arresti domiciliari, l’obbligo di non oltrepassare la linea proibita della sua residenza, i tempi pazzeschi per arrivare a un processo. E tutto questo mentre, con le dimissioni dalla presidenza dell’Abruzzo, una carriera politica è già stata stroncata… Poi il processo è arrivato e si è scoperto che quelli delle ‘ prove schiaccianti ’ non avevano nemmeno controllato le date delle foto scattate dal-l’accusatore e quelle dei pedaggi autostradali a cui l’accusa aveva annesso una grande importanza… La vita di Del Turco è già stata manipolata e ancora siamo in attesa delle ‘ prove schiaccianti’… L’Italia è un Paese che ha smarrito l’abc dello Stato di diritto. Chi sbaglia non paga, ma viene premiato. Come i persecutori di Enzo Tortora” (Battista, Corriere, 27-5-2013). “In nome del popolo italiano, condanna Del Turco Ottaviano ad anni 9 e mesi 6 di reclusione” (Tribunale di Pescara, 22-7-2013).