Migranti, piano Ue: soccorrere migranti e affondare barconi con esplosivo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Aprile 2015 - 13:11 OLTRE 6 MESI FA
Migranti, piano Ue: soccorrere migranti e affondare barconi con esplosivo

Migranti, piano Ue: soccorrere migranti e affondare barconi con esplosivo (foto LAPresse)

ROMA – Prima soccorrere i migranti. E poi, subito dopo, affondare le carrette che li hanno trasportati. E’ questa, secondo Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, la sintesi di quanto deciso a Bruxelles nel forum dedicato all’emergenza migranti.

Scrive Sarzanini:

Motovedette in operazioni di soccorso per affondare il barcone appena terminato il salvataggio dei migranti. Il giorno dopo la riunione di Bruxelles durante la quale è stato deciso il potenziamento di Triton ma non si è trovato un accordo sugli altri provvedimenti, l’Italia mette a punto il piano per fronteggiare l’emergenza. Mentre sbarcano sulle nostre coste altri 300 stranieri e le Regioni continuano a fare muro sull’accoglienza, il punto prioritario rimane la distruzione di gommoni e pescherecci utilizzati dagli scafisti. Ma anche la scelta di rimanere con il dispositivo navale a 30 miglia dalla Sicilia perché, come spiegano i tecnici del Viminale, «tornare a Mare Nostrum servirebbe solo a incrementare ancor di più l’attività dei trafficanti».

La chiave dell’intervento sono i mezzi veloci, per poter intervenire prima che gli scafisti tentino di recuperare i barconi:

Molti Stati hanno dato la propria disponibilità a inviare navi nel Mediterraneo per partecipare alle operazioni di pattugliamento. Ad alcuni si chiederà però di sostituirle con mezzi veloci, motovedette che possano essere attivate appena ricevuto l’sos oppure la segnalazione di una barca che sta arrivando. La nave delegata al salvataggio sarà dunque affiancata da un’imbarcazione più piccola che dovrà occuparsi della distruzione del gommone o del peschereccio dei trafficanti. Nel primo caso si provvederà a tagliarlo, nel secondo si potrà utilizzare una piccola carica esplosiva che in un tempo breve lo fa colare a picco. Il piano prevede che si rimanga fino al completo affondamento, proprio per evitare, come più volte accaduto nell’ultimo anno che i trafficanti tornino a prenderlo e lo utilizzino per altri viaggi.

L’Unione Europea, spiega Sarzanini, inizia almeno a metterci i soldi:

L’Ue si è impegnata a triplicare mezzi e risorse arrivando a una spesa che dovrebbe superare i 120 milioni annui. Attualmente la Finlandia e la Francia partecipano ognuna con un aereo; l’Islanda, il Portogallo e la Spagna con una nave; la Lettonia con un elicottero; Malta con un aereo, una motovedetta grande e una piccola; l’Olanda una motovedetta piccola. Il piano prevede uno spiegamento molto più imponente, la Germania manderebbe addirittura dieci navi standard, oltre a una da guerra; la Francia due aerei da ricognizione e una nave pattugliatore; la Gran Bretagna una porta elicotteri e due pattugliatori. Dai Paesi del nord come Norvegia e Svezia potrebbero arrivare anche aerei dotati di sistemi di sorveglianza satellitare. Ogni dettaglio dovrà essere deciso a Varsavia, sede di Frontex, entro la fine della settimana.