Padre Ferrara vescovo degli Ecumenici: celebra nozze gay

Padre Ferrara vescovo degli Ecumenici: celebra nozze gay
Padre Ferrara vescovo degli Ecumenici: celebra nozze gay

NAPOLI – Padre Rosario Ferrara è il prete che sposa i gay e unisce in seconde nozze i separati. Il sacerdote di Quarto, che ha 37 anni, è stato nominato vescovo dalla Conferenza Episcopale Campana dell Chiesa Cattolica Ecumenica d’Italia. Una ordinazione, quella di padre Ferrara, che arriva dopo la nomina a monsignore di Emmanuel Milingo.

Nello Mazzone su Il Mattino scrive che il giovane vescovo è laureato alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale, poi è stato missionario in Congo e alla fine ha abbracciato la fede della chiesta pentecostale:

“«Nella chiesa Cattolica Ecumenica d’Italia nessuno è escluso – dice in una nota stampa padre Rosario Ferrara – permettiamo il matrimonio tra persone dello stesso sesso e conserviamo le dottrine dei primi sette concili della chiesa indivisa». Ferrara, molto conosciuto nella zona flegrea e nel Napoletano, A luglio scorso ha ricevuto da monsignor Milingo, la chirotonia sacerdotale attraverso una celebrazione liturgica che ha spopolato su youtube e due giorni fa, in occasione della festività di san Procolo patrono di Pozzuoli, è stato nominato vescovo.

«La vocazione l’ho avuta a 6 anni e da allora il mio modello di riferimento è stato sempre il Vangelo – scrive sulla sua pagina Facebook il sacerdote seguace di Milingo – Alcune persone hanno fatto dell’ignoranza e del pregiudizio la loro religione. Siamo tutti suoi figli, dalla formica all’ultima persona che abbia mai poggiato piede su questa terra. L’omosessualità non è un peccato, mentre l’odio lo è, così come lo è dichiarare abominio verso Dio questi amori che nascono naturalmente. E’ il cuore che sceglie chi amare. Un omosessuale non nasce in maniera diversa da un etero, non ha sembianze diverse e, se ci ragionassimo un secondo, non chiede nulla che un etero non chiederebbe se gli venisse sottratto».

Su youtube c’è anche l’omelia pronunciata al matrimonio gay di Roberta e Alessandra il 17 maggio scorso. Ma lo «scisma» flegreo è finito nel mirino dapprima della diocesi di Pozzuoli e poi della Conferenza di tutti i vescovi della Campania, guidati dal cardinale Crescenzio Sepe che si sono detti «sgomenti e addolorati» per la vicenda e hanno avvertito tutti i fedeli che «la Chiesa Cattolica Cristiana Ecumenica non è una vera Chiesa e i sedicenti sacerdoti e vescovi non sono da ritenersi tali»”.

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