Caffè fa bene al fegato: chi lo beve riduce il rischio di malattie epatiche del 21%

di Caterina Galloni
Pubblicato il 27 Giugno 2021 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA
Caffè fa bene al fegato: chi lo beve riduce il rischio di malattie epatiche del 21%

Caffè fa bene al fegato: chi lo beve riduce il rischio di malattie epatiche del 21% (Foto Ansa)

Chi beve caffè ha un rischio inferiore del 21% di sviluppare malattie epatiche in età avanzata rispetto a chi non ne assume.

E’ quanto sostiene uno studio condotto su mezzo milione di britannici in cui sono state prese in esame l’anamnesi e il consumo di caffè quotidiano.

Caffè, la molecola kahweol e il cafestolo

La bevanda contiene la molecola kahweol e il cafestolo che si ritiene siano in grado di bloccare l’infiammazione che potrebbe danneggiare il fegato. I due composti sono presenti a livelli più alti nel caffè macinato.

Oliver Kennedy, autore dello studio pubblicato sulla rivista BMC Public Health dell’University of Southampton, ha spiegato: “Il caffè è accessibile a tutti e potrebbe rappresentare una potenziale cura preventiva”.  

Un britannico su tre sembra soffra di steatosi epatica non alcolica, più diffusa in chi è in sovrappeso. In caso di peggioramento può far sviluppare malattie croniche del fegato. L’epatopatia cronica può essere causata anche dal consumo eccessivo di alcol e dall’epatite virale.

I ricercatori hanno scoperto che il caffè sembrerebbe scongiurare la grave patologia in chi lo beve regolarmente e avrebbe inoltre il 49% in meno di probabilità di morire di malattie croniche del fegato, rispetto a chi non lo assume.

Caffè, lo studio di BioBank

Lo studio di UK BioBank, pubblicato sulla rivista BMC Public Health, ha esaminato 494.585 persone di età compresa tra 40 e 69 anni. Più di tre quarti dei partecipanti bevevano regolarmente caffè, una media di due tazze al giorno.

Rispetto ai non bevitori di caffè, chi lo assumeva aveva un rischio inferiore del 21% di sviluppare malattie croniche del fegato e un rischio ridotto di contrarre il tipo più comune di cancro al fegato, chiamato carcinoma epatocellulare.

Il caffè macinato contiene alti livelli di kahweol e cafestol e dagli studi sugli animali è emerso sia una buona protezione contro le malattie malattie croniche del fegato.

Caffè, benefici anche se decaffeinato

Ma in generale tutti i tipi di caffè, compresi quelli istantanei e decaffeinati, sono collegati a minori probabilità di sviluppare malattie del fegato.

Bere tre o quattro tazzine di caffè al giorno consente di trarre i potenziali benefici del caffè tuttavia è necessario sempre tener conto della soglia di tolleranza individuale alla caffeina il cui eccesso, può causare insonnia, tachicardia e nelle persone predisposte anche disturbi gastrici.