Criceti, attenzione: possono trasmettere questo virus
Pubblicato il 1 Marzo 2016 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Attenzione ai criceti: questi simpatici topolini “da compagnia” potrebbero essere un cavallo di Troia di una brutta malattia. Stiamo parlando della Coriomeningite linfocitaria o Lymphocytic Choriomeningitis Virus (LCMV), un virus assai fastidioso che colpisce i roditori ma che si trasmette anche agli esseri umani, causando febbre, torcicollo, assenza di appetito, senso di malessere, nausea, vomito e mal di testa.
Questo virus si può trasmettere agli uomini attraverso la saliva e l’urina dei roditori infetti. Spiega il sito antropozoonosi:
“Il virus, eliminato attraverso le urine, la saliva e le feci di animali infetti, viene trasmesso all’uomo direttamente con il contatto con escreti contaminati, per mezzo di cibo o polvere infetti o attraverso di lesioni cutanee e tagli. Il manipolare topi infetti o le loro lettiere espone le persone ad alto rischio d’infezione. Si ritiene improbabile la trasmissione interpersonale.Il periodo di incubazione varia dagli 8-13 ai 15-21 giorni”.
Come prevenire questa malattia?
“La prevenzione della Coriomeningite linfocitaria si basa sulla prevenzione dell’infestazione degli ambienti da parte dei roditori e su misure igieniche da utilizzare quando si opera in ambienti potenzialmente contaminati: utilizzo di guanti, pulizia e disinfezione degli ambienti. Gli allevatori di roditori domestici dovrebbero prevenire i contatti degli animali con topi selvatici. I tecnici che lavorano con i roditori da laboratorio dovrebbero utilizzare abbigliamento protettivo adeguato”.