Cuore e circolazione, camminare 10mila passi al giorno per una vita sana

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Gennaio 2015 - 07:39 OLTRE 6 MESI FA
Cuore e circolazione, camminare 10mila passi al giorno per una vita sana

Cuore e circolazione, camminare 10mila passi al giorno per una vita sana

ROMA – Camminare 10mila passi al giorno è la regola da seguire per avere cuore e vene in forma. Circa 7 chilometri a piedi: questa la nuova regola che aiuta soprattutto la circolazione sanguigna delle gambe, contrastando così dolori, pruriti e affaticamenti. Sono molti i fattori che influenzano le patologie legate alla circolazione, tra cui sesso, età e peso, ma la camminata si rivela un efficacie rimedio per tutti.

I problemi vascolari, spiega Stefano Massarelli su TuttoScienze di La Stampa, dipendono soprattutto da inattività fisica e cattiva alimentazione. Paul Fadel, docente di farmacologia medica e fisiologia all’Università del Missouri, spiega a Massarelli:

“«L’inattività porta al sovrappeso e all’obesità. Il passo successivo è l’insulino-resistenza, che conduce al diabete di tipo 2 e ai rischi di infarto»”.

L’Organizzazione mondiale della sanità, Oms, ha così fissato a 10mila passi al giorno, cioè circa 7 chilometri, la quota di movimento indispensabile per rimanere in forma:

“Nella ricerca apparsa su «Medicine and Science in Sports and Exercise» Fadel e il suo gruppo hanno studiato cosa avviene quando si passa da un livello ottimale di movimento quotidiano – 10 mila passi, appunto – a una «dose» insufficiente, pari a meno di 5 mila passi (quelli che, in genere, sono percorsi anche dai più sedentari).

Dall’analisi è emerso che diminuire per soli cinque giorni la quota di movimento è sufficiente a intaccare la funzionalità del rivestimento interno dei vasi sanguigni degli arti inferiori. Un fenomeno da non sottovalutare, che diversi studi hanno direttamente collegato a un maggior rischio di ipertensione e morte cardiovascolare”.

Ma le conseguenze negative della mancanza di movimento, spiega Fadel, non sono irreversibili, anzi possono essere invertite:

“Dopo aver ristabilito la quota ottimale di movimento per alcuni giorni, si è osservato nei soggetti un netto miglioramento della funzionalità vascolare, fino al ritorno ai livelli ottimali. Un’evidenza che lascia ipotizzare che non sia mai troppo tardi per cominciare a muoversi. «Il miglior trattamento è diventare più attivi»”.

Oltre al movimento, sottolinea Massarelli, non va dimenticata la corretta alimentazione:

“A questo specifico ambito di studio si è dedicato il cardiologo e ricercatore svizzero Andreas Flammer dell’Ospedale Universitario di Zurigo, che è stato insignito di recente del premio alla ricerca 2014 dalla Fondazione svizzera di cardiologia. Motivo: aver tratto una serie di interessanti conclusioni sull’efficacia di questi tre alimenti, già noti ai cardiologi per l’elevato contenuto di flavonoidi”.

Tra gli alimenti “amici” della circolazione c’è sicuramente il cioccolato fondente:

“questa sostanza esercita un’azione favorevole sul cuore e può migliorare la funzionalità dei vasi sanguigni con pareti interne danneggiate. L’effetto, inoltre, è ancora più sorprendente nei pazienti con insufficienza cardiaca, in cui il consumo giornaliero di una piccola quantità di cioccolato può realmente portare benefici alla funzionalità cardiovascolare”.

E risultati simili sono stati ottenuti con l’olio di oliva e il succo di mirtillo:

“entrambi hanno fatto rilevare un netto miglioramento della funzionalità del sistema vascolare nei soggetti che includevano questi alimenti in modo stabile nella loro dieta.

Attenzione, però, a non «aggrapparsi» a questi ingredienti per compensare le proprie abbuffate, ammoniscono i ricercatori. Meglio inserirli in una sana dieta mediterranea, che per natura include già una buona dose di nutrienti utili alla circolazione”.