Leucemia linfoblastica, scoperta terapia cellulare che fa regredire il tumore

Pubblicato il 21 Marzo 2013 - 15:29| Aggiornato il 29 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Una terapia che riprogramma le cellule del sistema immunitario è riuscita a far regredire la leucemia linfoblastica acuta, il tipo più aggressivo di questo tumore del sangue, in appena otto giorni.

La terapia è stata condotta al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York. In precedenza era stata tentata con successo su una bambina, ma questo è stato il primo tentativo su un adulto. 

La leucemia linfoblastica acuta colpisce soprattutto i bambini. Otto su dieci riescono a guarire, mentre negli adulti solo il 40% dei casi è trattabile (ed eventualmente guaribile).

Il metodo usato dal MSKCC consiste nell’estrarre le cellule T, uno dei principali componenti del sistema immunitario, dal sangue dei pazienti, e introdurre del materiale genetico che le rende in grado di colpire i tumori.

La terapia è stata sperimentata su cinque pazienti in cui la chemioterapia non aveva funzionato. In un caso la malattia è sparita in otto giorni, in due casi la leucemia è in miglioramento, un altro era in remissione ma è morto per un coagulo nel sangue. Su uno dei cinque, invece, la terapia non ha funzionato.