Sanità, spunta una bozza Monti: così è insostenibile, più spazio al privato

Pubblicato il 28 Gennaio 2013 - 00:26| Aggiornato il 10 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Ridefinire” ciò che è pubblico e ciò che può essere privato. Un modo soft per dire che nella Sanità c’è spazio per i privati e che così non si può andare avanti. Scelta Civica di Mario Monti si interroga sulla necessità di ridefinire assetti e funzioni della spesa sanitaria, ”stabilendo quale ambito di intervento e per quali soggetti vadano assicurate le prestazioni garantite dal Servizio Sanitario Nazionale, lasciando il resto all’iniziativa privata collettiva ed individuale”.

In sostanza, ”si tratterebbe di organizzare, nell’interesse della tutela della salute, dell’efficienza dei servizi e del risparmio dei costi sostenuti, il welfare di mano pubblica e quello assicurato tramite strumenti privatistici” si legge in un documento che non viene tuttavia riconosciuto come tale da Scelta Civica che deve ancora passarlo al vaglio, prima di ‘battezzare’ le proposte che vi sono contenute.

Nella bozza di lavoro, tuttavia, si segnala che ”restano forti le preoccupazioni relative all’insostenibilità finanziaria del Servizio Sanitario nazionale in conseguenza degli andamenti demografici, delle conseguenze dell’invecchiamento della popolazione e della crisi di risorse pubbliche”.

Per questo, ”l’azione di razionalizzazione del sistema non è più sufficiente; si manifestano esigenze di mutamento strutturale del sistema, attraverso la definizione di un nuovo e più sinergico rapporto tra il ruolo pubblico e quello privato nella sanità”.