Sanità: liste di attesa troppo lunghe per gli esami ma per farli in breve tempo il modo c’è

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Dicembre 2017 - 14:50 OLTRE 6 MESI FA

Liste-di-attesa-ospedaliRoma –  La sanità pubblica italiana versa in uno stato di costante emergenza da ormai molti anni. I cittadini di ogni regione lamentano problemi di diversa natura, primo fra tutti la lunghezza delle liste di attesa anche per esami piuttosto semplici. Si tratta di un problema trasversale che interessa tutto lo stivale ma a Roma la situazione, se possibile, è ancora più grave e inammissibile.

Nonostante la Capitale abbia un numero di strutture sanitarie pubbliche di tutto rispetto e in molti casi superiore al resto delle maggiori città italiane, le liste di attesa per esami specialistici quali TAC, mammografia, e risonanza hanno dei tempi di risposta ed evasione biblici che addirittura sono in aperto contrasto con la legge quando superano i 60 giorni di attesa. In questo senso non ci si deve stupire se la sanità privata ha superato quella pubblica per quanto riguarda la somministrazione di esami specifici in tempi brevi.

A sopperire a queste gravi mancanze ci pensa quindi il settore privato che oggi svolge la sua funzione meglio di quello pubblico. Strutture come l’IRCCS San Raffaele La Pisana ne sono l’esempio lampante. In questo Istituto moderno ed evoluto, gli esami come la risonanza magnetica, la TAC, l’ecografia ma anche quelli cardiologici, neurologici, l’elettromiografia, le analisi del sangue e gli esami radiologici non solo sono tutti erogati in regime di SSR (cioè in convenzione col Servizio Sanitario Regionale che eroga la prestazione dietro pagamento del solo ticket) ma sono anche svolti con la strumentazione più evoluta che il settore della diagnostica offre oggi. Il CUP del San Raffaele La Pisana, tramite il quale prenotare le proprie visite, risponde al numero 06 5225 3535 con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, sabato dalle 8 alle 13.

I medici suddividono le proprie prescrizioni per esami specialistici in quattro livelli di celerità con le quali andrebbero risolti. Nella media si parla di esami che andrebbero svolti in dieci giorni, un tempo che a Roma non può essere in nessun caso rispettato dalla sanità pubblica. I cittadini hanno quindi imparato ad affidarsi alle strutture sanitarie private, in special modo quelle convenzionate con le regioni. Una volta c’era una certa reticenza e diffidenza nei confronti della sanità privata, diffidenza abbandonata nel corso degli ultimi anni e spazzata via dall’indebolimento strutturale della sanità pubblica.