Vaccino coronavirus, Speranza. “Accordo sottoscritto con AstraZeneca per 400 milioni di dosi”

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Giugno 2020 - 15:50 OLTRE 6 MESI FA
Vaccino coronavirus, Speranza. "Accordo sottoscritto con AstraZaneca per 400 milioni di dosi"

Vaccino coronavirus, Speranza. “Accordo sottoscritto con AstraZaneca per 400 milioni di dosi” (Foto Asna)

ROMA  –  Contratto sottoscritto con AstraZeneca per il vaccino contro il coronavirus. A raggiungere l’accordo, il ministro della Salute, Roberto Speranza, insieme agli omologhi di Germania, Francia e Paesi Bassi. 

Il contratto prevede l’approvvigionamento di dosi di vaccino fino a 400 milioni “da destinare a tutta la popolazione europea”.

Il candidato vaccino nasce dagli studi dell’Università di Oxford e coinvolgerà nella fase di sviluppo e produzione anche importanti realtà italiane. La prima trance di dosi arriverà entro la fine dell’anno.  

“L’impegno prevede che il percorso di sperimentazione, già in stato avanzato, si concluda in autunno con la distribuzione della prima tranche di dosi” ha spiegato il ministro Speranza in un post su Facebook.

“Con la firma di oggi arriva un primo promettente passo avanti per l’Italia e per l’Europa. Il vaccino è l’unica soluzione definitiva al Covid-19. Per me andrà sempre considerato un bene pubblico globale, diritto di tutti, non privilegio di pochi” ha concluso il ministro che ha informato il Consiglio dei ministri e gli ospiti presenti agli Stati Generali. 

Vaccino anti coronavirus, il ruolo dell’italiana Irbm

Speranza ha poi ricordato il ruolo di una azienda italiana, la Irbm di Pomezia, nella messa a punto del vaccino: “Come è noto il coronavirus è un nemico molto insidioso e abbiamo detto che il vaccino è l’unico vero rimedio. Stiamo parlando del vaccino (di AstraZeneca) più promettente, non c’è certezza assoluta. Il vaccino nasce nei laboratori di Londra, nell’università di Oxford. La notizia per noi rilevante è che dentro questa partita di produzione e distribuzione del vaccino l’Italia è protagonista non solo perché siamo firmatari del primo contratto in questo pezzo di mondo ma anche perché c’è una ricaduta su Pomezia, su Irbm che è una realtà italiana. Nella ricerca del vaccino l’Italia si mette in testa”. (Fonte: Ansa)