ROMA, 23 MAG – Dopo otto anni, si ripete il 5 e il 6 giugno il transito di Venere sul disco del Sole. L'ultima volta che Venere ha eclissato il Sole e' stato l'8 giugno 2004, e anche se l'attuale transito in Europa sara' osservabile solo nella parte finale al sorgere del Sole, l'occasione e' comunque imperdibile: il prossimo transito di Venere avverra' infatti tra 105 anni, l'11 dicembre del 2117.
I transiti di Venere, sottolinea la Nasa, sono molto rari, ogni volta che avvengano si verificano a distanza di circa cento anni e in coppie che si distanziano di pochi anni fra loro. Il fenomeno sara' visibile da sette continenti, anche un frammento di Antartide, sara' in grado di vederlo.
Il transito iniziera' il 5 giugno e sara' visibile dal Pacifico per concludersi il 6 giugno quando sara' visibile anche in Italia. ''Le fasi finali del transito osservabili dall'Italia – spiega l'Unione Astrofili Italiani (Uai) – si verificano quando il Sole e' ancora molto basso sull'orizzonte orientale. Sono quindi favorite le localita' a Est. Sulla costa adriatica infatti l'orizzonte e' libero da ostacoli ed e' possibile seguire tutte le fasi del sorgere del Sole. Inoltre nelle localita' piu' orientali al termine del transito il Sole sara' un po' piu' alto''.
Il consiglio degli esperti e' di non osservare direttamente il Sole: ''anche se i nostri occhi possono sopportare la visione diretta del Sole al suo sorgere – rileva l'Uai – in breve tempo la sua luminosita' aumenta sensibilmente. Prolungare l'osservazione puo' essere estremamente pericoloso per gli occhi, in particolare se si utilizzano binocoli e telescopi privi di opportuni filtri''. I transiti di Venere sul disco del Sole attirano sempre l'attenzione di ricercatori e pubblico. Nel 18/mo secolo per esempio, quando le dimensioni del Sistema Solare erano ancora uno dei grandi misteri della scienza, il transito fu l'occasione per calcolare la distanza di Venere dal Sole. L'idea attiro' cosi' tanto il mondo scientifico dell'epoca che si organizzarono vere e proprie spedizioni per osservare Venere da ogni angolo del pianeta. Era il 1760 e vi partecipo' anche il grande esploratore James Cook, che osservo il fenomeno da Tahiti.