
Che mondo è quello che rinuncia alle stelle? La volta celeste scompare offuscata da migliaia di satelliti (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Che una stella di punto in bianco possa scomparire è un evento tutto sommato non così eccezionale: negli ultimi 70 anni ne sono svanite nel nulla 70 circa, un mistero e un enigma talvolta perché poco plausibili sono le ragioni per cui riescano a sovvertire le evidenze fotografiche che le collocavano con certezza in un angolo dell’universo.
La scomparsa del cielo stellato
Ma che l’intero cielo stellato possa non essere più disponibile alla vista non dovrebbe fare più paura? Non dovrebbe essere vissuta con sgomento questa fase della storia umana dove per la prima volta il firmamento non sarà più intellegibile ad occhio nudo?

Il cielo stellato è infatti doppiamente minacciato: da un lato l’inquinamento dovuto alla luce artificiale nelle ore notturne, dall’altro l’orbita terrestre sempre più affollata di satelliti, che disturbano le osservazioni dei telescopi con le loro scie luminose.
“L’Italia è in ritardo colossale su questi temi”
“L’Italia è in ritardo colossale su questi temi”, dice all’ANSA l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project: “Adesso è il momento di cominciare a considerare la questione e, soprattutto, di agire”.
I satelliti Starlink, la mega-costellazione di SpaceX per l’Internet globale, hanno superato quota 5.100 già dopo il primo lancio del 2024 e l’obiettivo di Elon Musk è arrivare a circa 40.000 satelliti, a cui si sommeranno presto nuove costellazioni come OneWeb e Kuiper di Amazon.
I satelliti riflettono la luce del Sole, soprattutto dopo il tramonto e prima dell’alba, e con intensità tanto maggiore quanto più è alta la loro orbita. Dunque, ogni volta che entrano nel campo di osservazione di un telescopio, lasciano luminose scie bianche che rovinano irrimediabilmente le immagini e i dati raccolti. Si stima, ad esempio, che il 2,7% di tutte le immagini raccolte da Hubble negli ultimi 20 anni sia solcato da strisce come queste e la percentuale è in costante aumento.