Claps, la perizia dei ris. Sangue e saliva sulla maglietta di Elisa: c’è dna di Restivo

Pubblicato il 19 Aprile 2011 - 00:05 OLTRE 6 MESI FA

Elisa Claps (foto LaPresse)

SALERNO – La maglia bianca di Elisa analizzata dal Ris era il reperto numero 44: è su questo che gli ufficiali dei carabinieri del Ris Giampietro Lago e Andrea Berti hanno riscontrato il Dna della ragazza, nel suo sangue, frammisto al Dna di Danilo Restivo, contenuto nella saliva dell’uomo.

”In particolare sulla maglia – scrivono i due periti nella relazione – in numerosissimi punti si è diagnosticata la presenza di sangue umano. In alcuni punti, si è verificata presenza di sostanza salivare; in nessun caso è stata rilevata presenza di liquido seminale”.

Secondo i due ufficiali del Ris, ”un’area della maglia, corrispondente alla regione scapolare sinistra”, si e’ rivelata ”di particolare interesse analitico”. Il Ris sottolinea di aver comparato le tracce di saliva con quelle ottenute dall’analisi degli oggetti consegnati da Danilo Restivo, a sua volta confrontate con il Dna in possesso nei database degli inquirenti inglesi, recentemente arrivato a Salerno per le indagini sul caso Claps.

”I reperti utilizzati per estrapolare, a fini comparativi, il profilo genetico di Danilo Restivo (bicchiere, spazzolino e federe), hanno evidenziato materiale biologico umano utile alle analisi genetiche”, scrive il Ris. Per arrivare alla certezza che il profilo genetico rinvenuto sul bicchiere – spazzolino e federe, infatti, hanno dato Dna di un uomo e di una donna estranei alle indagini – fosse proprio quello di Restivo, i periti hanno proceduto al confronto con il profilo genetico ottenuto dalle autorita’ inglesi. Si specifica, infatti, successivamente, nelle conclusioni, che ”i periti, in data 28 – 2 – 2011, contestualmente alle parti aventi diritto, prendevano visione del materiale documentale trasmesso in esisto a rogatoria internazionale, dalle autorità del Regno Unito” .

Si tratta del ”profilo genetico, presente nella banca dati nazionale britannica, relativo all’indagato Restivo”. ”L’esame di tale profilo – spiegano i periti – consente di: superare la riserva, alla luce delle evidenze allo stato disponibili, che aveva indotto il perito Pascali ad esprimersi in modo inconcludente sul punto, non sussistendo, in quel momento oggettivamente, elementi di certa riferibilità biologica al Restivo; e di determinare che le caratteristiche tecniche del dato estrapolato dal database britannico sono quantitativamente non soddisfacenti (alcuni STR mancanti, Dna miticondriale mancante) alla migliore effettuazione delle comparazioni richieste”.